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Martedì, 18 Ottobre 2011 19:04

Archivio Parrocchia CAMPITELLI




roma fc3Catalogo Archivio storico
della Casa di Santa Maria in Campitelli
, Roma
pdf (66.35 kB)




roma fc3Catalogo Archivio storico
della Parrocchia di Santa Maria in Campitelli
, Roma
pdf (127.9 kB)




roma fc3Elenco Cardinali diaconi Santa Maria in Portico
, Roma
pdf (22.23 kB)

Domenica, 27 Novembre 2011 19:00

Archivio Curia OMD




L’archivio OMD è situato presso gli uffici della Curia Generalizia, in piazza Campitelli 9 a Roma. Esso è collocato fisicamente in quattro armadi, di metallo leggero con apertura ad ante, sono presenti due ante per ogni armadio. La parte alta di ogni armadio è composta di due palchetti, mentre la parte bassa è composta da 6 palchetti. L’armadio centrale è invece diviso con la parte alta uguale alle altre e la parte bassa a vetro. L’Archivio conserva le fonti manoscritte dell’Ordine fondato a Lucca da San Giovanni Leonardi nel 1574. Complessivamente possiede una documentazione che abbraccia un arco temporale che va dal 1500 ca. ad oggi. In occasione del IV centenario della Canonizzazione di san Giovanni Leonardi l’Archivio è stato digitalizzato ed è inscritto al progetto Ceiar della Conferenza Episcopale Italiana.


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Venerdì, 05 Luglio 2013 23:25

A Napoli la festa di Santa Maria in Portico


news 16-07-13“Con Maria, bellezza di vita nuova”, Con questo tema sarà celebrata la solennità annuale di Santa Maria in Portico a Napoli. Nei giorni 15, 16 e 17 luglio saranno offerte una serie di “Lectio divine” ricavate dalla lettura biblica ed artistica di alcune pitture della Vergine conservate nella Chiesa di Santa Maria in Portico a Chiaia. “I dipinti presenti nella cappella dell’Assunta raffiguranti l’Incoronazione, la Dormitio, l’Assunzione. Stimolati dai testi delle Costituzioni,- ha affermato il parroco P. Michele Lopopolo-  che a più riprese rimandano all’effetto proprio dei Chierici Regolari loro trasmesso da S. Giovanni Leonardi”.  La “lettura” sarà guidata da don Franco De Marchi parroco di S. Maria di Piedigrotta  e sarà scandita da tre tematiche: “ Con Maria, pienezza di umanità”;   “Con Maria certezza di immortalità”; “Con Maria, bellezza di vita nuova”.

16 luglio 2013
 

Venerdì, 05 Luglio 2013 23:25

Nigeria: La nuova scuola di Amakohia


anteprima 07-07-13aL’edificio scolastico di Amakohia è arrivato al suo terzo piano, manca la copertura, il tetto, come in tutte le case, il tetto per i bambini in età scolare della periferia di Owerri. È il progetto che la EsseGiElle e l’Ordine della Madre di Dio hanno ideato, mentre il finanziamento della CEI Comitato per gli interventi Caritativi per il Terzo Mondo, ha reso fattibile a partire dal gennaio 2012. Nel mese di giugno P. Francesco Petrillo OMD, al rientro dalla missione nigeriana, ci ha portato una testimonianza sullo stato dei lavori. Ha visitato il cantiere salendo per le tre rampe di scale della struttura, e percorrendo la lunga fila di colonne che passano da un’aula all’altra lungo il perimetro e tra un piano e l’altro. Un suggestivo gioco di linee e sguardi, quasi a ricordare la bellezza artistica di altri tempi. Ma ciò che qui si esprime è la bellezza della solidarietà e del donare, del dare senza ricevere ad un altro sconosciuto. Non è l’amico che primo o poi ricambierà, è lo sconosciuto e lontano. Questo aggiunge sapore al nostro intervento e ci spinge a continuare sulla strada intrapresa per il diritto all’istruzione di tutti i bambini e le bambine del mondo, come recita il secondo obiettivo di sviluppo del millennio da raggiungere entro il 2015. Vogliamo arrivare pronti a questo appuntamento avendo almeno provato a fare la nostra parte. Uno sforzo in più è richiesto a tutti a questo punto per rifinire l’edificio, mancano i pavimenti, gli infissi, i bagni. Poi occorrerà equipaggiarlo affinchè il prossimo anno didattico la nuova scuola possa aprire le porte ai bambini di Amakohia. Grazie a tutti coloro che, in gruppo o singolarmente, da ogni parte d’Italia hanno contribuito a mettere un mattone, a partire dalle Comunità OMD di S. Ferdinando di Puglia dove si organizzano le cene solidali e si vende il riso dell’iniziativa “Abbiamo riso per una cosa seria…”,  così come a Lariano, Napoli, Lucca, Roma e Gallipoli, dove oltre le tradizionali attività, si affiancano le pesche di beneficenza, le mostre e i concerti. Grazie a coloro che contribuiscono con il Sostegno Scolastico a Distanza, a chi con il 5 per mille ha firmato per la EsseGiElle scegliendo di destinare una parte delle imposte in occasione della dichiarazione dei Redditi e che continua a farlo. Grazie a tutti i volontari impegnati a promuovere le nostre missioni nelle varie sedi.

7 luglio 2013

Venerdì, 05 Luglio 2013 23:25

La prima enciclica di Papa Francesco


anteprima 07-07-13b“Lumen fidei”, “La luce della fede”: si intitola così la prima Enciclica di Papa Francesco, pubblicata oggi. Indirizzata a vescovi, presbiteri, diaconi, consacrati e a tutti i fedeli laici, e suddivisa in quattro capitoli, l’Enciclica – spiega Papa Francesco – era già stata “quasi completata” da Benedetto XVI. A quella “prima stesura” l’attuale Pontefice ha aggiunto “ulteriori contributi”. Obiettivo del documento è recuperare il carattere di luce proprio della fede, capace di illuminare tutta l’esistenza umana. Chi crede, vede. Chi crede, non è mai solo, perché la fede è un bene per tutti, un bene comune che aiuta a distinguere il bene dal male, a edificare le nostre società, donando speranza. È questo il cuore della Lumen fidei: quello di una fede che non separa l’uomo dalla realtà, ma lo aiuta a coglierne il significato più profondo. In un’epoca come quella moderna- scrive il Papa- in cui il credere si oppone al cercare e la fede è vista come un’illusione, un salto nel vuoto che impedisce la libertà dell’uomo, è importante fidarsi ed affidarsi, umilmente e con coraggio, all’amore misericordioso di Dio che raddrizza le storture della nostra storia.

6 luglio 2013

pdf  Lumen Fidei (497.2 kB)


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Benvenuti nel nuovo spazio di comunicazione OMD
sito ufficiale dell’Ordine della Madre di Dio www.omdei.org

Nigeria-okSabato 03 dicembre 2011 alle ore 20.45 presso la Chiesa di S. Maria in Portico in Campitelli, Roma un concerto Gospel organizzato dalla EsseGiElle cooperazione internazionale Onlus con il Patrocinio  dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico del Comune di Roma.

L’evento è dedicato al progetto “Una scuola per i bambini di Amakoia, Owerri –Imo State, Nigeria”,  in fase di avvio con la costruzione di una scuola per l’istruzione  primaria, la formazione professionale  di giovani disoccupati e quella del personale educativo. La creazione di un polo sanitario di primo intervento e per il monitoraggio delle condizioni di salute dei bambini,  consentirà l’accesso all’istruzione nelle migliori condizioni. Il Progetto è realizzato con il sostegno della Cei, Comitato per gli Interventi Caritativi in favore del Terzo Mondo.

Il cammino della EsseGiElle incrocia ancora una volta quello del coro seguito dal Maestro Franco Riva, impegnato con i suoi 40 elementi e la Band, a lanciare un messaggio di solidarietà. “E’ un coro che canta con gioia, che si diverte, che cerca il contatto con il pubblico, ma che sente anche il dovere sociale di aiutare chi è sofferente, chi è bisognoso, chi è emarginato” secondo le parole del Maestro. Lo spirito dei Soul Singer è del tutto originale: gli Spirituals e i Gospel  hanno una nuova veste che è stata liberata dal cupo lamento di un popolo oppresso dalla schiavitù, per sottolineare l’anelito di libertà e speranza per un futuro migliore. Il ritmo è il più vario: dal dixieland allo swing, al boogie woogie, al rock end roll, al rythm in blues, fino al jazz e al sudamericano. La gioia di cantare insieme unirà tutti sotto le volte della splendida Chiesa di S. Maria in Portico in Campitelli.

Prof-3-copyNella solennità liturgica di Cristo Re dell’Universo domenica 20 novembre i fratelli Cesar e Bastin hanno emesso i voti solenni nella Chiesa di Santa Maria in Portico a Chiaia. A ricevere i voti il Rev.mo P. Generale. La sua prima apparizione pubblica, dopo il malore avuto la scorsa primavera, è stata salutata con un caloroso applauso che ha sugellato l’affetto e il sostegno che l’Ordine e i fedeli manifestano per il suo pronto recupero. Durante l’Omelia il Padre, ha ricordato come il segno della regalità coincide con la professione religiosa ed il servizio che i figli di San Giovanni recano, “alla Divina Maestà”, come amava riferire il Santo. P. Francesco ha ripercorso le sette opere di Misericordia elencate nell’odierna pagina del Vangelo, additando il percorso iconografico del dipinto del Caravaggio, conservato a Napoli al Pio Monte della Misericordia. L’icona è stata scelta dalla Diocesi Partenopea per celebrare un particolare anno giubilare. In tale prospettiva, ha suggerito il Padre, si tratta di: “Una scena che si può vedere anche nei più oscuri vicoli di Napoli, ma che si trasforma in una bella storia umana, in un vedere il regno di Cristo, non solo della sua realtà futura, ma anche un regno presente in mezzo a noi per la potenza dello suo spirito. È il regno di Gesù è un regno che senz’altro viene, ma che diventa operante già fin da ora, nei gesti umili di Gesù che i suoi discepoli fanno in mezzo alla città”. Il P. Generale rivolgendosi ai neo professi ha detto: “Voi siete qui per affermare con forza il vostro desiderio di essere  ‘suoi’; di non diventare come ‘re’ umani, ma di diventare servi per amore, servi che sanno fare quello che Gesù ha fatto. Se Gesù regna su di voi suoi discepoli, non è esercitando un potere coattivo. Regna mediante la rivelazione della verità di cui è testimone, che viene accolta da tutti coloro che sono dalla verità. La sua regalità non è come quella del mondo; essa consiste nella vostra sottomissione  alla sua parola, nell’assenso dei suoi discepoli alla verità”. Cosa si attende Cristo da chi professa i Consigli evangelici, si è domandato il P. Generale citando un sermone di san Giovanni Leonardi: “Nient’altro che una risposta d’amore, come quella che fece Lui, casto, povero e obbediente, la quale deve concretizzarsi nell’attenzione al prossimo; sarà, infatti, l’amore, il metro di giudizio alla fine della vita, alla fine del tempo e della Storia”.
Lunedì, 28 Novembre 2011 17:36

Rancagua Chile año de la reconciliación


P-paginaCon motivo del año de la reconciliación la comunidad parroquial “El Carmen” ha peregrinado a los santuarios de San Alberto Hurtado, La Beata Laura Vicuña y Santa Teresa de los Andes.
El reconocernos necesitados del perdón en una experiencia fraterna y el sentirse acogido por la comunidad nos ha ayudado a superar algunos prejuiciosa personales y comunitarios, y se han dado pasos de  de relaciones  más reconciliadas y fraternas  como nos  pide Jesús. 
Esta actividad se realizó el día 12 de Nov. Una comisión de sacerdotes y laicos prepararon un programa con el que se trabajó durante la peregrinación para terminar con la celebración de la Santa Misa en el Santuario de Santa Teresa de los Andes. La Virgen María y los Santos visitados fueron nuestros referentes como ejemplos de reconciliación con Dios, con nosotros y con los demás.





sgl 15Con queste parole in una lettera del 1603 S. Giovanni Leonardi scriveva ai suoi confratelli: "Havendo davanti agli occhi della mente nostra solo l'onore, il servitio, la gloria di Christo Gesù crocifisso". Un progetto suggestivo che illumina la statura e la santità di Giovanni Leonardi.


In questa irriducibile esperienza spirituale è possibile intravedere "la forza rinnovatrice della Pasqua" che riabilita la creazione nella bellezza primordiale e ristabilisce l'uomo nella definitiva relazione con Dio. Un processo di polarizzazione verso "Cristo e questi crocifisso" (1Cor 2,2).

A tale evento è riconducibile ogni annuncio "quasi per un suo naturale e irreversibile approdo a Cristo contemplato soprattutto nel Santissimo Sacramento dell'altare" (Cf. V. Pascucci).

Il Leonardi come i santi della riforma, ebbe particolare attenzione verso l'Eucaristia. Occorre ricordare a tal proposito, che la stessa pratica della comunione frequente era valutata in campo cattolico con meraviglia e sospetto. Ma il santo memore della forza rinnovatrice che scaturisce dal memoriale cristiano per eccellenza, ordinava, esortava e guidava i suoi a nutrirsi con frequenza di così grande sacramento.

Uno spaccato del tempo ci viene offerto dal P. Giuseppe Bonafede primo biografo del Leonardi: "Il Confessore conosciuto per prova 1'ardente cuore di Giovanni, li concesse la Santissima Comunione due e tre volte la settimana, cosa in quei tempi rara, e di gran spirito, poiché quelli che spesso si comunicavano di una volta all'anno, erano da tutti derisi et ingiuriati, e bisognava che segretamente lo facessero, e non in tutte le Chiese; perché in molte gli era negato, tanto erano corrotti i tempi." (Bonafede, Libro 1 cap. VI).

Il santo stesso concedeva la comunione segretamente a due giovani che poi furono i primi compagni di fondazione: il Venerabile Giovanbattista Cioni e fratel Giorgio Arrighini invitandoli a soffermarsi sovente nella contemplazione della "passione di Cristo Signore, di cui il santissimo Sacramento è rappresentazione e memoria".

Nei "Sermoni", il Leonardi, commentando la parabola delle nozze regali (Mt 22,1), propone il significato nuziale del memoriale eucaristico: "Tu Signore invitandoci per la parola del tuo vangelo alla mensa, altro non ci indichi che, le tue nozze, in questo mondo per grazia, c'invitano al convito del tuo Santo Corpo. Tu conduci la sposa (la Chiesa) nella tua casa e nutri la sua anima nella cena eterna della tua sapienza".

Sono "tre li sposaliti" che il Cristo compie nei confronti dell'umanità: "Quello celebrato nel grembo della santa Vergine (Incarnazione); quello che si celebra nel tempo santo della Chiesa (Eucaristia); quello ancora non visibile, ma velato nello Spirito Santo, per il quale possiamo vedere Dio faccia a faccia (Parusia)" (S. Giovanni Leonardi, Sermoni, C. 468).

Con grande passione e amore per la Chiesa, testimone dei segni della grazia, il "santo speziale" di Lucca ci addita nell'eucaristia il "farmaco dell'immortalità", per il quale: "siamo confortati, nutriti, uniti, trasformati in Dio e partecipi della natura divina (2Pt 1,4)".

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