Curia Generale dell'Ordine
Rev.mo Padre Generale P. Luigi Antonio Piccolo OMD
ordine.madredidio@libero.it
Segreteria di Curia
P. Rafael Andres Pereira Barbato OMD
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Indirizzo
Piazza Campitelli 9, 00186 Roma
Tel. e fax: (+39) 06.31073632
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Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si gioisce quando si spartisce la preda.
Poiché hai spezzato il giogo che gli pesava
e la sbarra sulle sue spalle,
il bastone del suo aguzzino.
(Is 9:1-3)
San Giovanni Leonardi nasce a Diecimo nei pressi di Lucca, l'anno 1541. Giovane zelante e pieno di amore apostolico, visse da laico impegnato la prima stagione della sua esistenza. Inviato dai familiari a Lucca per apprendere l'arte del farmacista, s'inserì nel tessuto cittadino attirando per la santità della vita e la radicale scelta evangelica, l'entusiasmo della gioventù lucchese.
Nell' associazione giovanile ispirata al Beato Giovanni Colombini (1304-1367), il Leonardi realizzò l'aspirazione a conseguire una più intensa vita cristiana, la preghiera comune e l'assistenza ai poveri. Così riferisce il Venerabile P. Cesare Franciotti nelle prime cronache: "Ebbe dunque principio questa nuova Compagnia intorno all'anno 1558: li esercizi suoi erano il frequentare la chiesa di S. Romano nei giorni festivi, il trovarsi ai Divini Offizi, il confessarsi tutti dal medesimo confessore e secondo il suo consiglio comunicarsi frequentemente […] et essi con molta semplicità ed obbedienza pigliavano dalle sue mani, il tutto come dalla mano di Dio" (Croniche, § 5).
Su consiglio del domenicano P. Paolino Bernardini a ventisei anni, il Leonardi lasciò l'attività di farmacista e intraprese gli studi ecclesiastici. Celebrò la sua prima eucaristia nell'Epifania del 1571 e il vescovo di Lucca gli affidò la Chiesa di San Giovanni della Magione, nella quale poté attuare un'intuizione che portava da tempo nel cuore: l'istituzione di una scuola che formasse soprattutto i più giovani nei principi della retta fede e della vita cristiana. Nacque così la "Compagnia della Dottrina Cristiana".
San Giovanni Leonardi nasce a Diecimo nei pressi di Lucca, l'anno 1541. Giovane zelante e pieno di amore apostolico, visse da laico impegnato la prima stagione della sua esistenza. Inviato dai familiari a Lucca per apprendere l'arte del farmacista, s'inserì nel tessuto cittadino attirando per la santità della vita e la radicale scelta evangelica, l'entusiasmo della gioventù lucchese.
Nell' associazione giovanile ispirata al Beato Giovanni Colombini (1304-1367), il Leonardi realizzò l'aspirazione a conseguire una più intensa vita cristiana, la preghiera comune e l'assistenza ai poveri. Così riferisce il Venerabile P. Cesare Franciotti nelle prime cronache: "Ebbe dunque principio questa nuova Compagnia intorno all'anno 1558: li esercizi suoi erano il frequentare la chiesa di S. Romano nei giorni festivi, il trovarsi ai Divini Offizi, il confessarsi tutti dal medesimo confessore e secondo il suo consiglio comunicarsi frequentemente […] et essi con molta semplicità ed obbedienza pigliavano dalle sue mani, il tutto come dalla mano di Dio" (Croniche, § 5).
Su consiglio del domenicano P. Paolino Bernardini a ventisei anni, il Leonardi lasciò l'attività di farmacista e intraprese gli studi ecclesiastici. Celebrò la sua prima eucaristia nell'Epifania del 1571 e il vescovo di Lucca gli affidò la Chiesa di San Giovanni della Magione, nella quale poté attuare un'intuizione che portava da tempo nel cuore: l'istituzione di una scuola che formasse soprattutto i più giovani nei principi della retta fede e della vita cristiana. Nacque così la "Compagnia della Dottrina Cristiana".
E' stata un'altra occassione di ringraziamento, gioia, condivisione fraterna per la famiglia leonardina, per la Chiesa e in modo particolare per la Delegazione Indiana dell'Ordine della Madre di Dio quella di ordinazione sacerdotale di Rev.do Padre Morais Reegan il 17 settembre 2020 in India. L'ordinazione sacerdotale è una chiamata dal Signore, un dono alla Sua Chiesa, ecco perché rigraziando il Signore per la grazie che ha conceso al nostro confratello per poter rispondere a questa Sua chiamat, ricordiamolo sempre nelle nostre preghiere perché sia sempre fedele a questo progetto di Dio e sia veramente uno strumento nelle mani di Dio per il bene dei fratelli. Caro padre Reegan che la Madonna interceda per te, tanti auguri.
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Omelia professione Livinus
12 settembre 2020 Domenica 24 dell’anno A
1. Nel discorso della Comunità cui l’evangelista Matteo dedica tutto il capitolo 18, viene affrontato oggi il tema del perdono. Nei rapporti fraterni, Gesù ci dice quale è l’atteggiamento giusto di un fratello nei confronti di un altro fratello che lo ha offeso. E’ Pietro che suscita l’intervento di Gesù, con la sua domanda: Quante volte devo perdonare? Gesù risponde con unna affermazione paradossale che certamente sconvolge le attese dell’Apostolo. Tanto è vero che Gesù continua, allargando il discorso, offrendici motivazioni definitive.
Dentro questo discorso, infatti, c’è la motivazione meglio la rivelazione di Dio. Chi è il nostro Dio? E’ quel re tanto compassionevole. E’ quel re che Gesù ci ha rivelato con la sua parola e con la sua vita, morte e risurrezione. Ecco dove si spinge la misericordia, a sacrificare il Figlio per noi.
2 Nessuno di noi ha il coraggio di prendere questo modello, questa misura: chi sarà capoe di fare lo stesso? Cos’è allora la professione religiosa? E’ il desiderio di essere avvolti in questa misericordia, di respirare la stessa compassione, di cercare la misura di Cristo.
La vocazione alla vita religiosa è questo desiderio di avvicinarsi al mistero di Dio, di abbandonarsi come Gesù nelle braccia del Padre, di non pensare alle cose del mondo, alla ricchezza, al potere, al prestigio, al piacere, al capriccio: è amare tutte le cose e tutte le persone con lo sguardo e l’amore di Dio.
La consacrazione o professione religiosa è il desiderio di amare tutte le cose con l’amore di Dio. L’immenso amore, l’infinita compassione che io ho sperimentato, voglio gridarla a tutti e dedicare la mia vita perché venga conosciuta e vissuta.
Rev.mo P. Vincenzo Molinaro
Rettore Generale OMD
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Carissmi Rev.di Eze Leonard Ejiofor, Okereke Vitus Chibueze, Odo JohnMark Nuruchukwu e Umeadi KingsleyChukwumezie
La vostra ordinazione presbiterale avviene in un momento in cui non è consentito, per la nostra salute, fare grandi festa esterne. Non è neppure consetito fare muovere tutte le persone che vorrebbero partecipare.
Io desidero augurarvi, però, una grande festa, che vi inserisca nel mistero di Cristo come collaboratori della sua redenzione e per voi prego che la Vergine Maria e il nostro Santo Fondatore vi ottengano disponibilità e gioia.
Disponilità al suo servizio, senza limitazione e riserve.
Gioia, per portare il Vangelo, la buona notizia ai poveri.
La pandemia limita i movimenti esterni ma non puo limitare l’apertura del cuore. Vi auguro di aprire il cuore e la mente perché il sacramento vi renda gioiosi servitori della Chiesa in ogni parte del mondo.
L’augurio si estende alle vostre famiglie, alle comunità cristiane dei villaggi di provenienza. L’augurio va alla Delegazione nigeriana dell’Ordine della Madre di Dio: Il Signore toglie, il Signore dona. La perdita di P. Francis da un lato, la consolazione della vostra ordinazione dall’altro, egli ci invita tutti a un gioioso servizio.
Vi giunga a nome di tutto l’Ordine l’augurio di sentirvi non solo parte dell’Ordine stesso ma di tutta la Chiesa, e con questo la mia benedizione.
Dev.mo in Cristo
P. Vincenzo Molinaro
Rettore Generale OMD
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Tantissimi auguri ai neodiaconi. I Rev.di Stephen Velgit e Halson Vishal sono stati ordinati diaconi ieri, il 19 agosto 2020 in India per l'imposizione delle mani e la preghiera consacrazione di Sua Eccellenza Mons. Thomas Paulsamy, Vescovo della diocesi do Dindugal. L'ordinazione avvenuta a Samayapuram. Che il Signore li aiuti nel loro servizio alla Chiesa e ai fratelli, che la Madonna li accompagni.
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Carissimi fratelli Vishal e Velgith,
nella imminenza della vostra Solenne Professione, voglio farvi giungere il mio saluto e il mio augurio.
L’Ordine della Madre di Dio è davvero lieto di accogliere la vostra domanda e di ammettervi tra i propri membri, affidando anche a voi l’eredità spirituale che il Santo Fondatore ha lasciato alla Chiesa. Che la vostra Professione avvenga alla vigilia della solennità dell’Assunzione di Maria costituisce una coincidenza provvidenziale. Infatti il nostro Ordine ha in Maria Assunta la sua Patrona, in questo giorno rinnova i suoi voti, e quindi ciò stringe ancora di più i legami tra l’Ordine stesso e voi che in maniera definitiva vi inserite nel gruppo.
A Maria Assunta, quindi, voglio affidare la vostra consacrazione, le vostre persone, il vostro futuro, il vostro servizio apostolico. A Maria Assunta, in questo anno mariano, sarete consacrati per la vita, secondo l’esempio di San Giovanni Leonardi. Maria Assunta, sia dunque il vostro orizzonte, la vostra aspettativa, il vostro ideale. Avvicinatevi a Lei con totale fiducia, sarà la maestra per la vostra povertà, castità e obbedienza. Avvicinatevi a Lei per il vostro servizio, seguite il suo esempio di umiltà e dedizione.
Insieme a voi voglio salutare tutti i fratelli che rinnovano i voti e in particolare coloro che rinnovano allo scadere dei tre anni. Voglio salutare le vostre famiglie e augurare a tutti la pace interiore e la buona salute.
Sappiate che vi sono vicino e che tutto l’Ordine vi è vicino.
Ricevete la mia benedizione con l’assicurazione della mia preghiera.
Roma, 12 agosto 2020 Dev. mo P. Vincenzo Molinaro
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In memoriam .. P. Francis
L’Ordine della Madre di Dio vive con grande dolore il lutto per la morte di P. Francis Enyi. Un religioso così giovane, con un futuro di servizio alla missione della Chiesa, interrotto nel pieno della sua giovinezza. Ma gli occhi si alzano per guardare verso la croce di Gesù, è da lì che è venuta la nostra salvezza, quando Gesù ha portato al massimo la rivelazione del suo amore. Il dono della vita si è consumato in poche ore ma porta un frutto che non si esaurirà mai a favore dell’umanità e a questo frutto si associa ogni consacrato, ogni sacerdote nel tempo e nell’eternità.
P. Francis era un religioso, un consacrato, un sacerdote che viveva come Gesù la sua donazione al Padre attraverso la celebrazione quotidiana dell’Eucaristia, ministero della comunione con Cristo e con tutti i fedeli, offerta della propria vita in unione alla vita di Cristo, con Cristo sacerdote per sempre. La vita consacrata esalta questo atteggiamento di donazione in ogni gesto della giornata, facendo del lavoro, della preghiera, del servizio ai fratelli, dei pasti, un solo tentativo di trasfigurazione con Cristo.
Nell’Ordine P. Francis è stato un figlio obbediente, un fratello gioioso ed entusiasta, un padre amabile con i seminaristi in cammino verso la consacrazione affidati alle sue cure. Ha cercato di conoscere le nostre radici, i luoghi del Fondatore, di far conoscere i suoi scritti, di diffondere la sensibilità del farmacista santo che si prende cura di tutta la persona, della salute del corpo e dell’anima.
Nell’Ordine della Madre di Dio P. Francis ha trovato lo spazio ideale per far crescere il suo amore alla Vergine Maria. Così ha preso al volo ogni occasione per avvicinarsi alla Madre di Gesù, per frequentare i Santuari Mariani, per animare Gruppi di preghiera anche a distanza. Questi gruppi lo hanno apprezzato e valorizzato e lui si è donato instancabile per la loro crescita spirituale.
Le ultime parole di P. Francis che io ho potuto ascoltare sono in un messaggio wa che mi ha inviato domenica 21 giugno da Amakohia. Nella foto che accompagnava il messaggio, egli era steso sul lettino della St. John Leonardi Missionary Clinic e mi diceva che stava meglio e che i medici della Clinic lo stavano curando della malaria…Purtroppo i nostri medici, e tanti altri, nulla hanno potuto contro il male che lo ha portato alla morte. L’impegno di P. Francis per la crescita, lo sviluppo della Clinic, per un servizio pieno alla popolazione era davvero esemplare. Possiamo dire che da quando vi si è dedicato, la Clinic è cresciuta in maniera straordinaria. Attrezzature mediche, personale, medicine, infermiere sempre a disposizione, tutto dovuto a lui. Era capace di trovare finanziamenti, di suscitare partecipazione dai vicini e dai lontani. L’ultimo suo impegno, il progetto già predisposto e finanziato per l’ampliamento della struttura. Era la risposta alle mamme che vi avevano partorito dentro e lui riteneva che avessero diritto a un luogo più grande e adeguato per accogliere la vita. Questo progetto sarà portato a termine, speriamo in breve tempo. Credo piacerebbe a tutti se fosse ricordato per la sua dedizione agli ammalati, per la sua sensibilità verso i poveri, per la sua attenzione verso gli ultimi. Chissà, alla prossima pandemia, grazie a P. Francis, magari avremo una struttura che non rifiuta nessun malato ma dedica a tutti tutte le forze di cui dispone. Come ha fatto questo nostro fratello. Il Signore lo accolga con le parole del vangelo: venite, benedetti dal Padre mio: ero malato e mi avete visitato, ero bisognoso e mi avete amato
P. Vincenzo Molinaro
Rettore Generale OMD