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suore-generaleA 342 anni dalla Fondazione delle Suore Oblate del Bambino Gesù ad opera di Madre Anna Moroni e P. Cosimo Berlinsani OMD, La Congregazione domenica 6 luglio, ha voluto celebrarne la memoria con il 5° Colloquio di studio “Un Cammino di Santità”. Nella celebrazione Eucaristica presieduta da S. E. il Cardinale Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore,  la Comunità delle Suore Oblate ha inteso rendere grazie al Signore per il dono della loro presenza nella Chiesa;  e durante l’omelia il Cardinale Piacenza ha affermato che Anna e Cosimo incarnano: “L’atteggiamento di Maria di fronte all’evento trascendente dell’Incarnazione, che si avvera nella tenerezza delle sue piccole membra, è il silenzioso stupore, è un silenzio adorante, che si infrange soltanto per magnificare il Signore ed esultare nel Dio di ogni salvezza. E’ uno stupore motivato, dal momento che vuole prendere dimora in Lei Colui che estende la sua presenza ad ogni angolo dell’universo. E’ una taciturnità pensosa davanti al prodigio della sua divina maternità, del suo essere “nutrice”, che Maria mantiene anche dopo aver raccolto la testimonianza giubilante dei pastori: “Serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore” (Lc 2,18-19).

9 luglio 2014

pdf  Omelia del Cardinale Mauro Piacenza  
 
Pubblicato in 2014
Sabato, 05 Luglio 2014 15:56

Il discepolato del cuore

298Ti benedico, Padre, perché queste cose le hai rivelate ai piccoli. I piccoli: di essi è pieno il Regno dei cieli, pieno il vangelo. Dio ha delle preferenze, non è neutrale: i poveri, come passeri, hanno il nido nella sua mano. Davanti a Dio non c'è nulla di meglio che essere nulla, come l'aria davanti al sole, polline nel vento di primavera (Simone Weil). L'unico merito dell'annunciatore è di essere infinitamente piccolo, solo così l'annuncio sarà infinitamente grande gioia. Venite a me, voi tutti, che siete stanchi e oppressi, imparate da me e troverete ristoro. Gesù non viene portando una nuova etica, viene recando una coppa colma di pace. Non porta precetti nuovi, ma una promessa: il Regno di Dio è pace e gioia nello Spirito (Rm 14,17). È legittimato a proporsi ancora agli uomini perché conforta la vita, perché parla il linguaggio della gioia. Imparate dal mio cuore... Cristo si impara imparandone il cuore, cioè il modo di amare. Il cuore non è un maestro fra gli altri, è «il» maestro della vita. Inizia, allora, il discepolato del cuore, per noi, discepoli sapienti e dotti, che corriamo il rischio di restare degli analfabeti del cuore. Burocrati delle regole e analfabeti del cuore. Perché Dio non è un concetto, non è una regola o una disciplina, è il cuore dolce e forte della vita. E troverete ristoro. Ristoro dell'esistenza è un cuore mite, senza violenza e senza inganno, una creatura in pace e senza presunzione, che diffonde un senso di ristoro nell'arsura del vivere. Il mio giogo è dolce e il mio peso leggero. Come può il giogo essere un ideale per l'uomo moderno, geloso di ogni più piccola porzione di libertà, per l'uomo che nell'ultimo secolo ha lottato proprio per scrollarsi di dosso tutti i gioghi? Nel linguaggio della Bibbia «giogo» indica la legge di Mosè (cf. Ne 9, 29) che Gesù ha riassunto nel comandamento nuovo dell'amore, l'antica novità. Ma amare Dio con tutto il cuore non è cristiano; anche ebrei e musulmani hanno da amare Dio con tutto il cuore. Amare il prossimo come se stessi non è ancora cristiano, vale anche per scribi e dottori della legge. Io non amerò Dio, amerò il Padre di Gesù Cristo, l'Abbà, lo amerò come figlio. Non amerò il prossimo come me stesso, lo amerò come Gesù lo ama (non quanto, ma come, o ne resteremmo schiacciati) col cuore mite e umile dell'unico che è Figlio e fratello. Anch'io figlio nel Figlio, fratello nel Fratello.
 
Cardinal-Paolo-Sardi-2Nel 1490 anniversario dell’apparizione di Santa Maria in Portico a Santa Galla e al Papa Giovanni Primo; il prossimo 17 luglio alle 18,30, S.E. il Signor Cardinale Paolo Sardi, Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta, presiederà la solenne concelebrazione eucaristica nella solennità di Santa Maria in Portico nel Santuario parrocchiale di Santa Maria in Campitelli a Roma.

3 luglio 2014

pdf  Manifesto
 
Pubblicato in 2014
Venerdì, 04 Luglio 2014 06:34

Concerti del Tempietto nel chiostro di Campitelli

Teatro-di-Marcello-1Al via dal 3 luglio al 5 ottobre la stagione musicale estiva dei “Concerti del Tempietto” ed il Festival Musicale delle Nazioni nel Chiostro di Campitelli (sui resti del Tempio di Giove Statore nell’Area Archeologica del Teatro di Marcello) a Piazza Campitelli, nel fascino della Roma di notte.“Notti Romane al Teatro di Marcello”: concerti di musica (classica, pop, rock, jazz e folk) che si tengono ogni sera in una delle aree piu' belle di Roma. Estate Romana del Tempietto: la musica, l’arte, la storia e l’archeologia in un percorso unico. Visita guidata nell’area più antica della Capitale fra Teatro di Marcello, Portico di Ottavia e Valle dei Templi, di Apollo Sosiano, di Bellona, di Giunone, di Giano Bifronte della Speranza e della Bocca della Verità. In caso di maltempo i concerti si terranno al coperto in una meravigliosa sala barocca facente parte della stessa venue e attigua alla prestigiosa secentesca Basilica di Santa Maria in Campitelli.

Programma dei Concerti 2014

Link per programma

4 luglio 2015


28-06-14Concluso a San Giovanni Decollato, sede dell’Arciconfraternita Giovedì 26 giugno il ciclo di Conversazioni in Oratorio: “Vangelo e Arte”. Luogo poco conosciuto e affascinante”,  lo ha definito il prof. Antonio Paolucci Direttore dei Musei Vaticani, accolto tra gli scranni dell’antica sede arciconfraternale, dal Governatore dott. Francesco Scalia e dal Parroco P. Davide Carbonaro. Qui nel cuore di Roma, ha proseguito nella sua conversazione il prof. Paolucci, il condannato faceva esperienza del “conforto e della riconciliazione”. Un percorso umano e religioso “arduo” , condotto dalla sapiente esperienza  dei “Confratelli” che con parole e immagini mostravano la sorte dei due celebri condannati raffigurati nel ciclo iconografico: Gesù e il Battista. “Una tecnica psicologica straordinariamente efficace”. Il ciclo iconografico di San Giovanni Decollato “è variante specificamente romana del manierismo di metà cinquecento. L’opera si trova tra gli esempi raffaelliani ed il Michelangelo della cappella Sistina e Paolina”. Il progetto figurativo dell’Oratorio, prende  corpo con probabilità, dietro indicazione artistica di Giorgio Vasari anch’egli appartenente alla fratellanza come fiorentino. Ed è lui “a consigliare gli artisti più giovani come Francesco Salviati, Iacopino dal Conte, Pirro Ligorio e Battista Franco” che rappresenteranno con maestose pennellate l’intero ciclo iconografico dedicato al Vangelo del Battista. L’occhio dell’osservatore giunge davanti all’altare e si concentra sulla pala di Iacopino rappresentante la deposizione di Gesù, “dalle tonalità scure e protomanieriste una religiosità dolente dai caratteri contraddistinti dalla controriforma romana”. Qui si raccolgono: “le storie dei drammi passati negli occhi e nelle menti dei condannati che chiedono di non essere giudicati quando Cristo verrà sulla terra. perche a suo tempo lo hanno fatto gli uomini”.

27 giugno 2014
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Giovedì, 26 Giugno 2014 15:18

Cile: P. Javier celebra la prima messa

26-06-14bNella solennitá di Corpus Domini, il neo presbítero P. Javier González ha celebrato la sua prima messa nel suo paese natale: Quinta de Tilcoco. Nella Parrocchia della Assunta, insieme ai sacerdote dell´Ordine ha ringraziato a Dio per il dono di questo ministero. Durante l’omelia il Padre Generale ha sottolineato che la presenza di Cristo, del suo corpo e sangue, è un memoriale e tutta la nostra vita anche è un memoriale. Dopo Padre Generale ha benedetto una imagine del Bambino Gesú di Praga che ha portato nella chiesa. Al termine, p. Javier, ha dato la benedizione finale, invitando i presenti a fare un po’ di adorazione Infine i ringraziamenti del Parroco del Sindaco e di alcuni laici con una condivisione fraterna a mensa.

26 giugno 2014
Pubblicato in 2014
26-06-14aOn 21 June, in our Sminary at Samayapuram, India, our brother Arockia Samy was ordained as a deacon by Most.Rev.Dr.AntoniSamy, bishop of Kumbakonam. It took place during a liturgy, which was well arranged and participated by our all our OMD Indian fathers, many priests from the diocese and religious houses and relatives and friends. Bishop, during his homily, insisted that diaconate is to serve  and exhorted everybody to be aware of the elements,i.e., attachment with material things and persons, which can be very detrimental to our service to the Church and as minister of the Church. Desire makes the person unhappy and the minster of the Church should be a desire-less person to serve Her happily. Fr.Deleagte welcomed the gathering , Deacon Samy thanked everybody and the liturgy was well arranged by Fr.Beno and his community.

26 giugno 2014

 
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news 22-06-14Il 1° Giugno al Santuario di Santa Maria Madre della Chiesa in Jaddico (BR) si è svolto il 2° Meeting della Madrine delle Vocazioni OMD. Una giornata di comunione, formazione, preghiera e condivisione a cui hanno partecipato Madrine OMD di Gallipoli e San Ferdinando di Puglia.
L’incontro è avvenuto alle ore 9,30 con l’accoglienza e il saluto tra i vari partecipanti e Padre Generale Francesco Petrillo, P. Luigi Piccolo Delegato Generale Opera Madrine OMD e P. Luigi Murra che ha relazionato la catechesi: “Maria Madre e Maestra nella formazione dei Chierici OMD”.
P. Luigi Murra ha iniziato la catechesi partendo da un quadro la cui immagine ha destato, nei giorni precedenti al meeting, curiosità e stupore in quanto raffigura la Madonna che sculaccia Gesù, un quadro del 1926 del pittore tedesco Max Ernst che, quando dipinse questo quadro aderiva alla cultura francese del Surrealismo, un movimento culturale anticlericale in molte sue espressioni. Egli non voleva fare teologia, forse mirava a sottolineare l’umanità dei soggetti ritratti; è un modo di raffigurare una madre nel suo ruolo umano di educatrice di un bambino che ha combinato una marachella e viene punito per essere corretto.
Questa immagine destò indignazione da parte di molti.
Se Maria e Gesù furono immuni dal peccato originale, com’è possibile che il bambino abbia commesso un errore meritevole di tanta punizione e che la madre si sia arrabbiata al punto da sculacciare il frutto benedetto del suo seno? Può la disubbidienza di un bambino essere paragonata ad un peccato? O dobbiamo pensare che Gesù fin da piccolo giocava già a fare il Messia?
A tutti questi quesiti P. Luigi Murra ha cercato di dare risposte esaustive.
Il Figlio di Dio si è fatto uomo come noi e anche Lui è stato un bambino che, pur crescendo in sapienza e grazia, era pur sempre un bambino che commetteva marachelle come tutti i bambini, (non dimentichiamo quando lasciò i genitori per predicare nel tempio di Gerusalemme); di conseguenza dobbiamo immaginare anche Maria che lo rimproverava (in questo caso lo sculaccia) quando il piccolo Gesù sbagliava.
Proviamo ad immaginare che sulle ginocchia di Maria ci possa essere ciascuno di noi; non a caso l’artista ha raffigurato nel quadro l’aureola di Gesù per terra e in quell’aureola ha posto la sua firma come se volesse dire che quel bambino è lui stesso o ciascuno di noi e, nel gesto di Maria compiuto con fermezza, dobbiamo essere capaci di vedere Colei che ci accompagna nel nostro cammino e ci rimprovera quando sbagliamo, perché Maria è la madre nostra e si preoccupa di educarci nella nostra crescita spirituale.
Gesù stesso prima di ascendere al cielo ci ha affidati a Maria madre dei discepoli e guida nel cammino della Chiesa, la nostra madre spirituale verso la quale dobbiamo volgere il nostro sguardo  perchè ci indica la strada che porta a Cristo.
Ecco perché Maria è ritenuta anche madre e maestra nella formazione dei Chierici OMD  e  chi respira la spiritualità dell’Ordine deve essere concorde e perseverante come Lei ci insegna, nonostante le difficoltà.
Essere madrine dei Chierici OMD significa essere come Maria delle madri sante nella realtà quotidiana: la maternità di Maria deve continuare ogni giorno con ciascuno di noi; assumendo lo stile Mariano, in cui ogni uomo è figlio e fratello, deve pregare per la loro vita.
Questa è la spiritualità Mariana voluta da San Giovanni Leonardi il fondatore dell’OMD il quale diceva che ogni cristiano deve santificare la vita attraverso: la recita del Santo Rosario, la preghiera Sub Tuum Praesidium e con le Litanie mariane attraverso cui Maria ci viene presentata con titoli e appellativi bellissimi che ci fanno pregustare il Paradiso.
Al termine della relazione dopo che alcuni partecipanti hanno elogiato l’esaustiva spiegazione del quadro, abbiamo partecipato alla Celebrazione Eucaristica celebrata nel Santuario di Santa Maria Madre della Chiesa presieduta da P. Francesco, P. Luigi Piccolo e P. Luigi Murra.
All’ora di pranzo abbiamo vissuto un momento di convivialità anche con i Padri Carmelitani e dopo pranzo uno di loro, P. Enzo ci ha illustrato e spiegato l’origine del Santuario.
Subito dopo ci sono stati i saluti tra i partecipanti e il rientro. 
 

La giornata delle Madrine a Gallipoli

Quest’anno la giornata delle Madrine a Gallipoli è stata celebrata con una connotazione particolare. Dal momento che la nostra Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù ospita, nel suo territorio, il Santuario di S. Maria del Canneto col gruppo statuario della Visitazione, la solennità ha avuto inizio lì, in mattinata, con la S. Messa e la Supplica alla Vergine, quindi la statua è stata traslata nella nostra chiesa, dove ha fatto sosta. In serata ha avuto luogo una Solenne Concelebrazione Eucaristica con la partecipazione della nostra Venerabile Confraternita del S.S. Sacramento e delle altre comunità parrocchiali della città, quindi il simulacro è stato ricondotto al Santuario con la processione aux flambeaux. Le Madrine hanno partecipato a questo evento sino alla conclusione con l’atto di affidamento alla Madonna e la preghiera per le vocazioni. Al termine, ciascuna ha offerto un fiore alla Vergine in segno di omaggio, gratitudine e supplica.
 
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Mercoledì, 18 Giugno 2014 10:01

Roma: Licenza in Teologia

Ceril1Martedì 17 giugno, presso la Facoltà di Teologia, Centro San Pietro Favre per i Formatori al Sacerdozio e alla Vita Consacrata della Pontificia Università Gregoriana, ha conseguito la Licenza in Teologia con specializzazione in Formazione Vocazionale P. Maria Antony Arockia Ceril OMD. Il Tema della Tesi “The religious formation towards transformation in the Order of the Mother of God”.

18 giugno 2014
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Mercoledì, 18 Giugno 2014 09:58

Roma: Licenza in Teologia Morale

stiphen-1Lunedì 16 giugno presso L’Accademia Alfonsiana, Istituto Superiore di Teologia morale, ha conseguito la licenza specializzata in Teologia P. Stephen Oduh OMD con la tesi “Early chilhood moral upbringing a necessary remedy to global moral depravity” moderatore prof. Vimal Tirimanna.

18 giugno 2014
Pubblicato in 2014
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