Curia Generale dell'Ordine
Rev.mo Padre Generale P. Luigi Antonio Piccolo OMD
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444 anni fa, era il primo settembre del 1574 quando padre Giovanni Leonardi fondò l’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio nella consapevolezza che bisognasse agire e adoperarsi perché il Concilio di Trento e il suo grande impulso dottrinale non rimanesse vuota e sterile accademia. Giovanni Leonardi, alla stregua di altri santi suoi contemporanei, percepisce che la formulazione della sua risposta alle esigenze del Regno debba esprimersi al plurale.
L’umile e modesto artigiano Giorgio Arrighini, con i rampolli di due famiglie patrizia lucchesi, Giovanbattista Cioni e Cesare Franciotti, furono i primi giovani suggestionati dal fascino e della forza carismatica del Santo.
L'impronta spirituale lasciata da S. Giovanni Leonardi rimase il segno sicuro e indelebile perché "la piccola barchetta" da lui fondata (come amava indicare la sua istituzione), varcasse le soglie della storia per servire la Chiesa del Signore.
Fin dall'inizio un radicalismo evangelico caratterizzò la vita del fondatore e dei primi compagni. L'apostolato e la vita comune divennero i due poli dai quali venne ad irradiarsi l'intera esperienza della famiglia del Leonardi. La vita semplice, un profondo spirito di accoglienza, l'obbedienza sincera, la castità come dono che viene dall'alto, la preghiera comune per scrutare i progetti di Dio, suscitarono l'interesse della gioventù lucchese che subito bussò alla porta di casa Leonardi per condividere tale esperienza. Ed è proprio alle giovani generazioni che il santo fondatore rivolse le sue prime attenzioni. Era necessario riannunciare il Vangelo con schiettezza e semplicità.
«L’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, che lo Spirito Santo suscitato nella Chiesa per opera di San Giovanni Leonardi, si propone come fine la santificazione dei propri figli e il generoso servizio delle anime, mediante la professione dei consigli evangelici e della vita comune, nella pronta disponibilità ai carisma dello Spirito». (Cost. n.1).
Carissimi fratelli,
il desiderio di continuare la tradizione della lettera dell’Assunta si associa alla ricerca di nuove forme di comunicazione all’interno dell’Ordine. E’ con questo spirito che vi invio la riflessione sulla beata Vergine Maria Assunta in cielo, scritta da p. Samy Arockiasamy da pochi mesi licenziato in Mariologia presso l’Istituto Marianum di Roma. Alle riflessioni vivaci ma un po’ letterarie di P. Samy, voglio però aggiungere qualche parola per dire il cammino che l’Ordine vuole percorrere nella consapevolezza di essere nati dal mistero dell’Assunzione. Il Fondatore l’ha contemplata da bambino, ne ha sentito le lodi, l’immagine di Maria rapita in Paradiso per fare compagnia al Figlio glorioso, con il suo stesso corpo, ha certamente impressionato il fanciullo e l’adolescente. Da giovane, poi, se ne è fatto annunciatore.
L’Assunzione è il coronamento di una storia vissuta già sulla terra con una comunione che si può definire speciale. Era più che intima, profonda, personale. Molti santi hanno stabilito un rapporto con gesù di questa portata. Con Maria, il rapporto è così totale che Gesù non si frena davanti a espressioni che possono sembrare forti, irriverenti. “Che c’è tra me e te, o donna?” Dice a Cana, con la traduzione un po’ dura alla quale eravamo abituati. E poi quell’altra parola, dopo che una donna ha proclamato Maria beata per la sua maternità…”più beato chi fa la volontà del Padre”: ora si comprende che tra Gesù e Maria c’è un feeling davvero unico, che non ha bisogno di approvazione, né di parole misurate…quando Gesù parla, Maria è lì. Maria c’è sempre, anche in cielo, verrebbe da dire che sembra addirittura anticipare il Cristo. A Cana, dice: “Fate quello che vi dirà”, come lo sapesse, anzi perché lo sapeva. Lo sapeva da prima. Maria è sempre prima, non perché vuole mettere in ombra Gesù ma perché la sua dedizione fa di lei un creatura prodigio, una creatura che da sempre ha imparato a donare, donare tutto.
Ecco qui mi fermo, per farvi gli auguri, per invitarvi a entrare nella devozione all’Assunta. Per farvi donatori, donatori della vostra vita, della gioia, della fraternità, della consacrazione. Per camminare con Maria verso la donazione totale. Buona festa e buona rinnovazione.
Roma, 30 luglio 2018 P. Vincenzo Molinaro
L'Assunzione della Beata Vergine Maria
Sia i protestanti che i cattolici credono che il corpo di Gesù Cristo sia ora in paradiso. Questa dottrina è chiamata Ascensione ed è esplicitamente rivelata nella Bibbia. Tutti i cristiani credono anche che i corpi dei giusti saranno uniti alle loro anime alla fine del mondo e saranno glorificati in cielo secondo il modo del Corpo Risorto di Cristo. Questo è anche rivelato esplicitamente nel Nuovo Testamento. Ne consegue, quindi, che i corpi e le anime dei santi defunti sono ora separati che le loro anime sono in cielo e i loro corpi nella tomba. I cristiani di ogni denominazione concepibile sono d'accordo su questi due dogmi. Dopo questo, tuttavia, protestanti e cattolici si separano, perché i cattolici credono che il corpo della Beata Vergine Maria sia anche in cielo. Chiamiamo questa dottrina l'Assunzione. Con essa riteniamo che la glorificazione della carne, che avverrà per noi solo alla fine dei tempi, sia stata concessa a Maria alla fine della sua vita terrena. Crediamo, quindi, che i corpi di entrambi Gesù e Maria siano ora in paradiso. C'è, tuttavia, questa differenza: Gesù si alzò dal sepolcro e ascese al cielo con la sua stessa potenza, mentre il corpo di Maria fu portato in cielo dal potere di suo Figlio. Per questo motivo, usiamo due parole diverse: l'Ascensione di Cristo e l'Assunzione di Maria.
Origine della festa
A partire dalla metà del V secolo, il 15 agosto si celebrava una festa intitolata "Commemorazione della Madre di Dio" in un santuario situato vicino a Gerusalemme. Verso la fine del VI secolo questa divenne una festa che commemora la fine della vita di Maria sulla terra e fu chiamata la "Dormizione della Madonna". All'inizio dell'VIII secolo papa Sergio introdusse la festa a Roma insieme ad altre tre feste della Beata Vergine. Da Roma si diffuse rapidamente in tutta l'Europa occidentale. Fu papa Adriano che, alla fine dell'VIII secolo, le diede il nome di "Assunzione di Santa Maria". La Chiesa greca si interessò a questa domanda molto prima della Chiesa latina. Entrambi gli scrittori greci e latini, tuttavia, hanno prontamente riconosciuto la loro ignoranza sul modo in cui la Beata Vergine Maria ha lasciato questo mondo.
Implicito nella Bibbia
La Bibbia in nessun posto menziona esplicitamente questa glorificazione del corpo Immacolato di Maria. Ciò che Dio ha rivelato è tuttavia certo: altrimenti non avrebbe potuto essere definito un dogma di fede. Una rivelazione pubblica dell'Assunzione deve essere stata fatta agli Apostoli, o almeno a uno di loro, perché la rivelazione pubblica si è conclusa con la morte dell'ultimo Apostolo. Vi sono, tuttavia, diverse rivelazioni implicite dell'Assunzione nella Bibbia. I testi più importanti sono (Gen 3:15, Lc 1, 28; Apoc 12: 1- 2).
Ragioni per l'assunzione della Beata Vergine Maria
L'antica credenza nell'Assunzione era basata sulla convinzione cristiana che Cristo avrebbe voluto che sua Santa Madre partecipasse a tutte le sue prerogative. Pertanto, l'ha associata alla propria glorificazione mediante una risurrezione anticipata. La corruzione della tomba è una punizione per il peccato (Gen 3:19). La nostra carne è una "carne di peccato" (Rom 8: 3). Attraverso i desideri di questa carne, la maggior parte dei nostri peccati è commessa. In Maria, tuttavia, non c'è la minima macchia di peccato. Con la sua Immacolata Concezione e la sua pienezza di grazia, aveva diritto all'immunità dalla corruzione nel suo corpo. Questo principio di corruzione che portiamo dentro di noi non esisteva in lei. "Carne e sangue" dice la Bibbia, "non può possedere il regno di Dio" (1Cor 15:15). Persino i corpi dei santi non meritano di entrare nel regno di Dio. Devono prima essere rinnovati per mano di Dio. Ma il corpo di Maria - Immacolato, puro, senza peccato - è di conseguenza incorruttibile. Fin dal primo momento del suo concepimento, lo stato della Beata Vergine Maria era analogo, ma superiore, allo stato di Adamo ed Eva prima della caduta. Se non avessero peccato, non avrebbero ascoltato la divina maledizione: "Polvere sei e polvere tornerai" (Gen 3, 19). Il corpo immacolato di Maria fu, in un certo senso, l'origine della santificazione di tutta l'umanità. La sua carne era usata per formare la carne di suo Figlio; la carne che ha usato sulla Croce per distruggere la morte e il peccato, e che ci ha dato per risorgere dai morti. Questa carne, la carne di Maria, la carne di Cristo, lo strumento della nostra redenzione e risurrezione, non era soggetta alla corruzione della tomba. "L'utero che portava Gesù Cristo, le mani che lo carezzavano, le braccia che lo abbracciavano, i seni che lo nutrivano, il cuore che lo amava così tanto - è impossibile pensare che questi si siano ridotti in polvere" (P. Canice OFM ) La perfetta vittoria di Cristo su Satana includeva la vittoria sul peccato e sulla morte. Ma Maria, la Madre di Dio, era intimamente associata a Gesù nella sua vittoria su Satana. Non solo ha fornito la carne che Cristo ha sacrificato per la nostra Redenzione, ma ha anche avuto un ruolo preciso di cooperazione in questa Redenzione. Era associata a lui nelle diverse parti del suo trionfo. Quindi, è stata associata a lui nella vittoria sulla morte dalla sua anticipata resurrezione e Assunzione. L'argomento è usato da Papa Pio IX nella bolla Ineffabilis Deus. Nella concezione verginale e nella nascita di suo Figlio, Dio compì un miracolo assolutamente unico. Questo miracolo era un atto di rispetto divino per la carne della Madre di Dio. Contro tutte le leggi della natura ha preservato l'integrità corporale di sua Madre. Avrebbe più tardi permesso a quella carne immacolata di subire l'incommensurabilmente più grande lesione della corruzione della tomba? Ciò non sarebbe mai potuto accadere. È un principio basilare dell'insegnamento cattolico che tutte le prerogative e le glorie di Maria siano dovute a Gesù Cristo. La sua dignità divina presuppone e richiede tale perfezione in sua Madre. La carne di Maria era la carne di Cristo; e Cristo lo possedette per preservare dalla dissoluzione il corpo che aveva servito per formare il proprio corpo. Il corpo di Maria, come la sua anima, doveva essere senza peccato e senza macchia. L'umiliazione del Figlio sarebbe stata l'umiliazione della Madre.
La preghiera dell'assunzione di Papa Pio IXOh! Vergine Immacolata, Madre di Dio e Madre degli Uomini,crediamo con tutto il fervore della nostra fede nella tua Assunzione trionfale,sia nel corpo che nell'anima, nel paradiso dove sei acclamata comeRegina di tutti i cori di angeli e tutte le legioni dei santi,e ci uniamo con loro per lodare e benedire il Signore.
St. John Leonard's Matriculation School
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Diaconato in India 2018
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Diaconato in Nigeria 2018
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Consacrazione totale dei tre Chierici Indiani
L'8 maggio 2018, tre fratelli della Delegazione indiana; chierici Jeyaprakash, Martin Innaiya e Abishek Rosario hanno fatto la loro professione solenne nell’Ordine della Madre di Dio. Il Delegato della Delegazione Indiana, padre Leo Antony Manohar Raj ha accolto i loro voti. Il Vice Delegato; padre Cyril nella sua omelia durante la solenne celebrazione Eucaristica con la presenza di molti sacerdoti del nostro Ordine, i parroci, religiosi, seminaristi, parenti e amici, ha esortato i neo-professi a rimanere sempre nell’amore di Dio e di guardare sempre la Madre di Dio per l’aiuto specialmente nei momenti difficili. Egli ha spiegato loro il significato della Professione Religiosa con le testimonianze di vita delle personalità importanti nella Chiesa e ha insistito sulla necessità di essere un religioso gioioso.
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PROFESSIONE SOLENNE IN CILE - I PRIMI COLOMBIANI
Santiago, Chile
Il giorno 22 aprile 2018, la domenica del Buon Pastore ci sono riuniti tutti i fratelli nella Chiesa di San Lazaro a Santiago per celebrare la professione solenne dei fratelli Oney Amaya e Welver Gambino. Si tratta della prima professione dei primi Colombiani nella nostra famiglia religiosa; l’Ordine della Madre di Dio, L´Eucaristia è stata presieduta dal Delegato della Delegazione Cilena-Colombiana, P. Alejandro Abarca, e concelebrata da tutti i confratelli.
Era un momento molto importante per la nostra famiglia leonardina perché ci ha risuscitato in noi quello zelo per servire ed amare e di vedere ognuno come confratello. Continuiamo a pregare per questi i nostri fratelli perché rimangano fedeli alle promesse che hanno fatto oggi, che le loro vite siano veramente un dono all’umanità per la salvezza di tutti.
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FESTEGGIAMENTI PER LA CANONIZZAZIONE DI S. GIOVANNI LEONARDI A FOSCIANDORA: 18 SETTEMBRE 1938
P. Domenico Cipollini, OMD, ci Racconta
Fin da ragazzo mi sentivo attratto alla vita sacerdotale .La chiamata interna crebbe con la presenza dei nostri Chierici di Migliano al mio paese natale Vagli Sotto (Lucca) in occasione del 25° di sacerdozio del mio parroco Don Pilade Guerrini: era il 22 febbraio del 1934
Rimasi colpito dalla serietà e compostezza di quei chierici che già indossavano la veste talare . E poi il servizio all'altare fatto con decoro e amore mi attraevano, ed io rimuginavo dentro di me: anche io voglio essere come loro.
Mi colpì in modo particolare un chierico bassotto dai capelli rossicci. Quando sono entrato in Collegio l' ho rivisto cresciuto e siamo diventati amici fino al punto di seguirlo poi in Cile. Quel ragazzo, cresciuto, era Padre Mario Feroci.
Il mio parroco vedeva in me segni di vocazione sicura e mi insegnava il latino e l' italiano per tenermi pronto per il possibile ingresso al Collegio di Migliano. Don Guerrini conosceva bene quei Religiosi ,ai quali indirizzò tutta la documentazione per essere accolto come aspirante.
La mia richiesta fu subito esaudita ed io non vedevo l'ora di entrare o almeno di poter parlare quanto prima con il Rettore di allora, il Padre Nicolta d'Amato. Questa 'occasione si presentò con i festeggiamenti che si tenevano al Santuario della Madonna della Stella per la recente canonizzazione di S Giovanni Leonardi .
In molte parrocchie della Garfagnana furono inviati dei manifesti con il programma dei solenni festeggiamenti . I nostri Sacerdoti del Santuario della Stella da anni aiutavano i vari parroci con i differenti ministeri pastorali, compresa la devozione al Santo canonizzato da poco .
La festa veramente solenne culminava il 18 Settembre 1938 con la celebrazione del pontificale presieduto dal cardinale Ermenigilo Pellegrinetti . Dai vari paesi accorrevano gruppi parrocchiali, comitive spontanee e singoli fedeli: Per tutto il giorno le arterie stradali che collegano al Santuario erano piene di fedeli. I canti di quelli che erano arrivati sulla collina si incrociavano con i pellegrini della valle: era una sinfonia di gioia.
Io e mia madre ci organizzammo da soli: a me premeva tanto rivedere quei chierici e parlare con il Rettore di allora per presentarmi come nuovo aspirante della comunità .Di buon mattino partimmo da Vagli Sotto con la corriera per Castelnuovo e poi a piedi fino Santuario: la voglia e la gioia superavano la fatica.
Con mia madre ci trovammo immersi a una folla che saliva verso il Santuario: tutti eravamo contenti di camminare insieme, di cantare, di invocare e acclamare .
In mezzo a tanta gente io ero felice e mi ritenevo fortunato come uno che per la prima volta entra in una nuova casa. dove mi aspettavano confratelli con i quali avrei condiviso tutta la vita. il piazzale del Santuario e del Collegio era un tappeto di gente. Molti stavano appollaiati sui poggi , sui sentieri .
Gli addobbi fatti di stoffe pregiate decoravano non solo la chiesa ma tutto l'altare esterno situato davanti il portone di casa . Dentro la chiesa troneggiava una grande tela raffigurante S Giovanni Leonardi nella gloria dei Santi con la protezione della Madonna. . Il quadro della Madonna della Stella si trovava ancora sull'altare laterale. La scola cantorum era posizionata al lato destro del Santuario: mi è rimasto impresso nella mente e nel cuore il canto latino "Exultate iusti in Domino" a varie voci. Mi sentivo felice dietro quelle note che poi imparai bene nel Collegio. Io non provavo stanchezza a stare tutto il tempo in piedi: tanto è vero che mia madre rimase ammirata della mia attenzione e gioia.
Dopo il pontificale i vari gruppi si sono sparpagliati nei vicini poggi e prati per il loro picnic. Io con mia madre e qualche parente ci siamo recati al ponte di Ceserana da una una famiglia conosciuta dove abbiamo consumato il nostro pasto . Mentre che stavamo li' abbiamo visto altri gruppi arrivare con il treno per salire al Santuario . Un gruppo numeroso era quello di Diecimo, paese natale del Santo appena canonizzato.
L'entusiasmo di quei pellegrini mi spinse a risalire : volevo assolutamente rivedere e parlare con il Rettore per esprimergli la mia di essere stato ammesso al Collegio. Dentro la così detta "galleria" (corridoio che collega il Collegio alla chiesa santuario) vedevo un via vai di chierici. molto indaffarati. Ho chiesto a più di qualcuno di loro che volevo parlare con il P Rettore; ma ognuno mi rispondeva che egli era molto occupato. Allora capii che quello non era il momento adatto, per cui con mia madre facemmo ritorno a Vagli Sotto. Però io portavo a casa un bagaglio di entusiasmo sacro.
Il mio ingresso al Collegio di Migliano avvenne il 3 novembre del 1938, anno speciale per la canonizzazione di S Giovanni Leonardi e anno fortunato per me: mi ha dato l'occasione di stare nell'Ordine della Madre di Dio, da lui fondato ..
Ora che sono passati 80 anni da quel giorno , tutto mi ritorna nella mente e ne ringrazio il Signore insieme al nostro Fondatore. Lo preghiamo che dal cielo continui a guidare la nostra famiglia religiosa dell'Ordine della Madre di Dio e interceda per tutti i suoi devoti .
P. Domenico Cipollini
Napoli 01 Marzo 2018
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