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Marracci--
Così ha affermato il Card. Tauran, che ha aggiunto:”Il dialogo interreligioso non è tra religioni, ma tra credenti” nella conclusione del Convegno Internazionale sulla figura e l’opera di Padre Ludovico Marracci primo traduttore del Corano nel 1698, organizzato dall’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio (OMD) il 15-16 novembre, nella Sala Baldini in Piazza Campitelli, 9.

La sezione mattutina – presieduta da Miguel Angel Ayuso Guixot, Segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso – ha preso il via dalla relazione di Giovanni Pizzorusso, 
 ell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, che ha descritto la vivacità dell’ambiente orientalista romano del XVII secolo - nel quale Marracci era perfettamente inserito - specchio dell’interesse del Papato verso l’Oriente e l’Islam. “Il Corano non contraddice il Vangelo quando dice la verità”, ha affermato il relatore, ponendo l’accento sulla comprensione del testo da parte della Chiesa che spinse Papa Gregorio XVI, nel 1622, alla fondazione della Congregazione “de Propaganda Fide” e all’istituzione di numerosi centri di studio presso gli ordini religiosi.


Le fonti usate da Marracci sono state al centro della riflessione di Roberto Tottoli dell’Orientale di Napoli, che si è soffermato sull’analisi dei manoscritti di provenienza andalusa e morisca presenti a Roma e riferiti direttamente al Corano.

La relazione di Giovanni Rizzi dell’Università Urbaniana ha focalizzato l’attenzione del pubblico sulla traduzione di Marracci, della “Biblia sacra arabica”, definita espressione della ”lingua araba cristiana”. L’opera, come ha sottolineato il relatore, aveva il duplice intento di fornire un testo valido alle comunità cristiane di lingua araba e contemporaneamente favorire un accostamento anche da parte dei musulmani.

La sezione mattutina si è conclusa con un dibattito che ha visto i relatori impegnati a rispondere alle numerose domande del pubblico, circa il mancato apprezzamento del mondo islamico nei riguardi di Marracci, sulla sua competenza nell’uso delle fonti anche ebraiche e la sua vocazione missionaria e filologica.

Nel pomeriggio, il Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, ha presieduto la sezione conclusiva del convegno. “Per noi cristiani la novità non è il libro, ma Cristo” ha affermato, marcando una differenza con la fede islamica ma altresì ricordando che non può esserci un vero dialogo interreligioso senza la disponibilità verso l’altro, proprio perché “la religione esprime l’uomo come apertura al trascendente”.

Da parte sua Giovanni Maria Vian, Direttore de L’Osservatore Romano, ha ribadito l’importanza dei testi sacri, sottolineando il fatto che mentre “il Corano fino al X secolo è considerato intoccabile”, nel senso di intraducibile, le scritture per i cristiani sono“ispirate da Dio”, ma “non nella loro costituzione letteraria, o nella singola parola” ma in modo da permettere al cristiano “una certa distanza che lo protegga dal fondamentalismo”.

P. Francesco Petrillo, Rettore Generale dell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, ha concluso ringraziando “abbiamo scoperto in questo convegno un carisma in più di S. Giovanni Leonardi, lo spirito missionario”

L’evento si è concluso con  un Concentus Commemorativo nella Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli: “Il '600 romano e il regno delle due Sicilie” eseguito dalla Cappella Musicale Santa Maria in Campitelli ed Ensemble La Cantoria, che ha proposto un programma con autori raramente eseguiti e di notevole interesse come i mottetti di Giovanni Felice Sanches ed il Dialogo a cinque voci e strumenti dal “Diluvio universale” di Michelangelo Falvetti. Il concerto è stato  diretto dal M° Roberto Gini interprete di punta della musica antica internazionale.

17 novembre 2012
Pubblicato in 2012
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convegno-1Al via i lavori del Convegno Internazionale che si sta svolgendo a Roma, nella Sala Baldini in Piazza Campitelli, 9: ”Corano e Bibbia. L’uso delle fonti in P. Ludovico Marracci”, organizzato dall’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio che si concluderà domani, 16 Novembre. Numerosi gli interventi, davanti ad un pubblico attento e competente, seguiti al saluto di P. Francesco Petrillo, Rettore Generale OMD, che ha aperto il convegno sottolineando l’importanza di Marracci come “grande rappresentante del suo tempo, pioniere della comprensione del Corano”, aggiungendo che “mettersi all’ascolto di Marracci significa entrare in dialogo con l’Islam”. A seguire, nella sua pregevole esposizioneGiovanni Maria Vian, Direttore dell’Osservatore Romano, ha percorso una panoramica sulla storia dell’orientalismo nella tradizione cristiana, lungo l’età tardo-antica fino a Marracci, concludendo che “l’orientalistica contemporanea si fonda su queste basi”. Da parte sua, il Prof. Gianluca D’Errico, dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, si è soffermato sul ruolo di Marracci nel Sant’uffizio. “Il suo lavoro in Curia è stato marcato dall’attenzione missionaria che ha imparato da San Giovanni Leonardi” ha ricordato, soffermandosi sul singolare permesso accordatogli di consultare libri a quel tempo proibiti. Ha concluso questa prima giornata del convegno,Paolo Aranha, del Warburg Institute (London), analizzando il ruolo di Marracci nella Congregazione di Propaganda Fide, mettendone in luce il profilo missionario profondamente legato al suo slancio evangelizzatore.

15 novembre 2012

pdf  Intervento P. Generale - Convegno Marracci

 
Pubblicato in 2012
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concertoVenerdì 16 novembre 2012, ore 20, 30 nella Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli a Roma Concentus Commemorativo nel IV centenario della nascita di Ludovico Marracci OMD: “Il '600 romano e il regno delle due Sicilie” eseguito dalla Cappella Musicale Santa Maria in Campitelli ed Ensemble La Cantoria. Il concerto in programma sarà diretto dal M° Roberto Gini interprete di punta della musica antica internazionale. La Cappella Musicale propone un programma con autori raramente eseguiti ma di notevole interesse come i mottetti di Giovanni Felice Sanches ed il Dialogo a cinque voci e strumenti- dal “Diluvio universale” di Michelangelo Falvetti, opera affascinante tra l'altro per la tensione ritmica che la attraversa nonché per le soluzioni che anticipano sorprendentemente la “musica a programma”.

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13 novembre 2012

pdf  Programma Concerto
Pubblicato in 2012
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anno-della-fede-IE’ stato scelto il Santuario parrocchiale di Santa Maria in Campitelli tra le tappe che i pellegrini giungendo a Roma potranno percorrere per professare la Fede presso la tomba di Pietro in Vaticano. Quattro tappe per un cammino di fede che lascia il segno. L’Anno della Fede vissuto a Roma grazie all’ Opera Romana Pellegrinaggi ha il sapore della testimonianza dei martiri e dei grand santi a partire da Pietro e Paolo. I pellegrini che giungono a Roma  potranno così mettersi in cammino verso la “porta della fede che introduce alla vita di comunione con Dio e permette l’ingresso nella sua Chiesa.” Durante l'Anno della Fede il Santo Padre Benedetto XVI concederà ai fedeli

l'Indulgenza plenaria che potrà essere acquisita dai fedeli anche “Ogniqualvolta visiteranno in forma di pellegrinaggio una Basilica Papale, una catacomba cristiana, una Chiesa Cattedrale, un luogo sacro designato dall’ Ordinario del luogo per l’Anno della fede (ad es. tra le Basiliche Minori ed i Santuari dedicati alla Beata Vergine Maria, ai Santi Apostoli ed ai Santi Patroni) e lì parteciperanno a qualche sacra funzione o almeno si soffermeranno per un congruo tempo di raccoglimento con pie meditazioni, concludendo con la recita del Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima, le invocazioni alla Beata Vergine Maria e, secondo il caso, ai Santi Apostoli o Patroni”. Roma è la città che ha ricevuto la testimonianza offerta da grandi santi, primi fra tutti i Santi Pietro e Paolo, ed è stata eletta a sede della Cattedradi Pietro e custode della Tradizione Apostolica.La proposta di pellegrinaggio a Roma dell’ ORP è un cammino in quattro tappe: la preghiera e la riflessione sul tema della fede come preparazione prossima alla via da percorrere; la celebrazione del Sacramento della Penitenza e la celebrazione del Sacramento dell’Eucaristia; l’incontro con i Santi, testimoni della fede, e la loro spiritualità; la Solenne Professione di Fede nella Basilica di San Pietro e l’ascolto della parola del Successore di Pietro.

Sette itinerari proposti e chiese dove i fedeli trovano pannelli illustrativi della tappa, i fogli guida per la riflessione, un prezioso aiuto catechetico nel percorso a Roma lungo le Vie della Fede, tutto in quattro lingue. Le sette Vie della Fede porteranno i fedeli, secondo l’invito del Papa, a riscoprire i contenuti della fede pregata e meditata, celebrata, vissuta e professata. Il Credo, il simbolo nel quale la Chiesa ha raccolto il nucleo delle verità fondamentali della propria fede, guiderà i fedeli attraverso i diversi momenti di meditazione e di celebrazione in varie chiese e Basiliche romane, seguendola tradizione della redditio symboli delle prime comunità cristiane, con la

professione pubblica di fede sulla tomba di Pietro. Per rendere accessibile a tutti questo pellegrinaggio nel cuore della fede di Roma l’Opera Romana Pellegrinaggi ha individuato itinerari alternativi attraverso i quali seguire il cammino delle quattro tappe del Cammino del Credo. Diverse aree di Roma per convergere convergono tutti verso la  Basilica di San Pietro. Gli itinerari sono stati concepiti per facilitare il pellegrino negli spostamenti, permettendo di compiere a piedi il percorso e approfondire la conoscenza di quella particolare zona della città di Roma. Il pellegrino avrà così l’opportunità di scoprire o riscoprire tutta la bellezza dei luoghi visitati, segno e testimonianza della fede di tante generazioni di cristiani che hanno vissuto o si sono recate a Roma. Così si può partire da  Santa Prassede all’Esquilino e vistare  Santa Maria Maggiore, Santa Maria degli Angeli e Martiri fino a  San Pietro. Oppure da Santa Croce in Gerusalemme poi a  San Giovanni in Laterano, i Santi Quattro Coronati al Laterano, da Santa Maria in Portico in Campitelli, Santa Maria in

Aracoeli al Campidoglio , San Marco Evangelista al Campidoglio e i Santi XII Apostoli, o magari San Giovanni alla Pigna e poi  Santa Maria sopra Minerva e Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio,  Sant’Agostino in Campo Marzio. Si può partire da San Salvatore in Lauro e poi Santa Maria in Vallicella e Sant’Agnese in Agone. Per chi preferisce Trastervere la partenza è da  Santa Cecilia, poi Santa Maria in Trastevere e San Bartolomeo all’Isola. Per chi invece preferisce rimanere nella zona di San Pietro si parte Da Santa Maria in Traspontina,  Santo Spirito in Sassia,  San Giovanni dei Fiorentini e in fine San Pietro. Proprio per vistare la basilica pregando e non come turista nel kit del pellegrino debitamente preparato c’è anche un braccialetto che permette ai fedeli di usufruire di un percorso apposito dedicato alla preghiera. Nei pressi della Piazza i pellegrini avranno modo di condividere i loro pensieri ed emozioni durante tale importante evento sul “Faith Scroll”, il luogo dove potranno scrivere i loro pensieri, insieme ai cattolici di tutto il mondo, sul tema “che cosa è la fede per voi”. Questa iniziativa permetterà diaccogliere in un unico posto (il Faith Scroll che sarà posizionato accanto a Piazza San Pietro) i pensieri di chi è venuto in pellegrinaggio a Roma durante l’Anno della Fede. Il risultato sarà una sorta di “collage” multiculturale che sarà condiviso con il resto del mondo tramite la rete. Inoltre il “Faith Scroll” sarà anche il luogo di “raccolta” delle intenzioni di preghiera per le quali una volta al mese verrà celebrata appositamente una messa nella Basilica di San Pietro.

 www.operaromanapellegrinaggi.org

9 novembre 2012
 
Pubblicato in 2012
Mercoledì, 10 Ottobre 2012 12:28

Solennità di San Giovanni Leonardi 2012

compitelliLa festività liturgica di San Giovanni Leonardi è celebrata all’inizio dell’anno delle Costituzioni dell’Ordine e alla vigilia dell’Anno della Fede voluto da Benedetto XVI. Ed proprio su questi due eventi che il P. Generale, P. Francesco Petrillo si è soffermato nella sua omelia e nel messaggio inviato all’Ordine durante le celebrazioni nella Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli a Roma sede della Curia Generalizia. La sera dell’8 ottobre ha presieduto i primi vespri e la memoria del transito, al termine la solenne processione per le vie di Campitelli. I vespri sono stati animati dalla Capella musicale di Santa Maria in Campitelli diretta dal M° Vincenzi di Betta che ha eseguito l’inno “Salve Joannes Legifer” del M° Refice. Durante l’Eucrestia del 9 ottobre celebrata presso la tomba del Santo il P. Generale ha ricordato che: “Una delle idee portanti del rinnovato impulso che il Concilio Vaticano II, ha dato al’evangelizzazione è quella della chiamata universale alla santità, che in quanto tale riguarda tutti i cristiani (Cf. LG 39-42). I santi sono i veri protagonisti dell’evangelizzazione  in tutte le sue espressioni. Essi sono, in particolare, anche i pionieri e i trascinatori della nuova evangelizzazione  - che il Papa inaugurerà giovedì 11 ottobre- con la loro intercessione – ha affermato Benedetto XVI – e con l’esempio della loro vita attenta alla fantasia dello Spirito Santo, essi mostrano alle persone indifferenti  o addirittura ostili alla bellezza del Vangelo e della comunione in Cristo, e invitano i credenti, per così dire, tiepidi, a vivere con gioia di fede, speranza e carità, a riscoprire il «gusto» della Parola di Dio e dei Sacramenti, in particolare del Pane di vita, l’Eucaristia. Santi e sante fioriscono tra i generosi missionari che annunciano la Buona Notizia ai non cristiani, tradizionalmente nei paesi di missione e attualmente in tutti i luoghi dove vivono persone non cristiane. La santità non conosce barriere culturali, sociali, politiche, religiose. Il suo linguaggio – quello dell’amore e della verità – è comprensibile per tutti gli uomini di buona volontà e li avvicina a Gesù Cristo, fonte inesauribile di vita nuova”. Così sia l’Anno delle Costituzione che l’anno dela Fede saranno momenti di grazia per i religiosi e i fedeli a contemplare nella: “vita stessa di Giovanni Leonardi la risposta provvidenziale che fece ritornare Dio tra gli uomini del suo tempo. Lui che invitava a tenere costantemente fisso lo sguardo interiore della fede su Cristo e Cristo crocifisso, vibrava di un’autentica umanità che fu in grado di riportare freschezza e slancio nella fede di coloro che lo avvicinavano”.  Infine , P. Generale ha ricordato che: “E’ nel nostro stesso nome chierici “regolari” che è inscritto un ritorno alla vita buona del Vangelo, e le Costituzioni ne diventano uno strumento prezioso, se vissute fino in fondo”. Nella serata della Solennità di San Giovanni Leonardi, il P. Generale si è recato nel Santuario mariano della Madonna dell’Arco (S. Anastasia) per celebrare l’inaugurazione della nuova “Aula liturgica” dedicata al Santo. Per questa occasione ha consegnato un prezioso reliquiario eseguito dal Michele e Maddalena Todisco dalla “Nuova Ecclesiart”.  Il reliquiario contiene un frammento del “Capo” di San Giovanni Leonardi  proprio a significare come il Santo mise a servizo di quella comunità la “sua intelligenza evangelica” e “l’obbedienza della fede”. Il Leonardi dopo aver edificato il santuario mariano lo consegnò ai Padri Domenicani che ancora oggi lo custodiscono.

10 ottobre 2012

www.santuarioarco.org

 
Pubblicato in 2012
Alessandro-VIIEra il 29 settembre 1662 ed il Papa Alessandro VII della famiglia Chigi, ratificando il voto della città di Roma do po la terribile pestilenza degli anni cinquanta del XVII secolo, incaricò l’architetto Carlo Rainaldi di eseguire il monumentale progetto dell’attuale Chiesa di Campitelli abbattendo l’antica chiesa romanica edificata nel XIII secolo da Papa Onorio III. Con un decreto il Pontefice aveva ordinato la traslazione dell’icona di Santa Maria in Portico dalla vecchia chiesa situata dove oggi sorge l’Anagrafe di Roma (via Petroselli), nella Chiesa di Campitelli. L’icona fu traslata nel gennaio 1662 e sistemata in modo provvisorio nella vecchia chiesa di Campitelli, mentre il 5 maggio dello stesso anno venivano traslate le reliquie di San Giovanni Leonardi e deposte nel pavimento del presbiterio accanto alla venerata icona della Madre di Dio. In agosto con un altro decreto Alessandro VII ordinava che la comunità di Santa Maria in Portico vecchia e di Campitelli fossero unificate nella nuova Chiesa che ebbe il titolo di “Santa Maria in Portico in Campitelli”. Fu lo stesso Papa Alessandro VII il 29 settembre  del 1662, come affermano le cronache, accolto dalla comunità OMD unificata, a porre la prima pietra del nuovo santuario mariano, concedento all’icona di Santa Maria in Portico il titolo di Romanae Portus Securitatis.
Pubblicato in 2012
Sabato, 28 Luglio 2012 08:52

Le Suore Oblate del Bambino Gesù a Campitelli

Le-Suore-OblatePer concludere una speciale settimana di formazione delle superiore, le Suore oblate del Bambino Gesù, accompagnate dalla Madre Generale Suor Raffaella Funari, sono giunte nel pomeriggio di giovedì 26 luglio nella Chiesa di Campitelli. In una sorta di pellegrinaggio sulle orme dei Fondatori, i Servi di Dio P. Cosimo Berlinzani e Anna Moroni i quali vissero in questi luoghi ed incarnarono il carisma fondazionale dell’Istituto. A ricordo di questo legame spirituale con Campitelli, le suore hanno offerto ai Padri dell’Ordine della Madre di Dio una copia della tela di G. Lomuscio che rappresenta i due Servi di Dio intenti a mostrare le costituzioni dell’Istituto. Nell’omelia P. Davide Carbonaro Rettore e Parroco di Campitelli, ha ricordato che: “La ricerca e l’attualizzazione del carisma non può prescindere dalle origini, un albero non può fare a meno delle sue radici, e i Servi di Dio hanno affondato le radici della loro spiritualità nel Vangelo di Gesù che rimane la garanzia perenne di identità e verità”.

27 luglio 2012
 
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Martedì, 19 Giugno 2012 08:42

Concerto per commemorare Padre Migliaccio

Il-trionfo-della-luceCon un concerto nella Chiesa di Campitelli lunedì 25 giugno ore 20,30 l’Ordine ricorderà P. Lucio Migliaccio già Rettore Generale OMD. Saranno proposte musiche di Pergolesi, Durante, Gardella, eseguite dalla Cappella Musicale di S. Maria in Campitelli e dall’Ensable La Cantoria dirette dal M° Vincenzo Di Betta (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

19 giugno 2012


 
Pubblicato in 2012
Il-trionfo-della-luceSabato 26 maggio il coro lirico della Fenice diretto dal M° Alessandro Anniballi, si è esibito nella Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli a Roma. Sono state eseguite musiche di Bettinelli, Caldara, Hendel, Vivaldi e dello stesso Anniballi. Il coro è stato accompagnato dall’orchestra d’archi Orazio Vecchi. Le composizione in programma o sono state raramente eseguite, o sono poco conosciute, afferma il Maestro Anniballi: “Tutte vanno alla ricerca di nuove prospettive linguistiche, sia che ci si riferisca alla esplicita ricerca timbrica-armonica di Antonio Caldara nello “Stabat Mater”, sia che riguardi il terso tessuto timbrico corale del “Magnificat” di Vivaldi, opera di grande respiro polifonico”. Il “Pater noster dello stesso Anniballi è scritto in un modo salmodiante, tipico stile della preghiera antica ebraica. Anche qui le suggestioni musicali guardano la letteratura della polifonia preclassica.

29 maggio 2012

 
Pubblicato in 2012
la-messaDurante la celebrazione eucaristica di Mercoledì 4 aprile ore 12,00 il Vescovo Ausiliare di Roma per il Settore Est ha incontrato i dipendenti del Comune di Roma riuniti nella Chiesa di Campitelli per celebrare il precetto Pasquale. A Rappresentare il Sindaco l’On. Pierluigi de Palo assessore alla Famiglia e alla Scuola.

5 aprile 2012

 




 
Pubblicato in 2012
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