
Curia Generale dell'Ordine
Rev.mo Padre Generale P. Luigi Antonio Piccolo OMD
ordine.madredidio@libero.it
Segreteria di Curia
P. Rafael Andres Pereira Barbato OMD
omdcuria@gmail.com
Indirizzo
Piazza Campitelli 9, 00186 Roma
Tel. e fax: (+39) 06.31073632
CONTATTACI
Il Giubileo per il quindicesimo centenario dell'apparizione dell'immagine della Madonna a Santa Galla si è chiuso con un anno di grazia, segnato da preghiera, celebrazioni e momenti di riflessione. Questo anniversario ha offerto alla comunità l'opportunità di riscoprire la presenza materna di Maria nella storia della Chiesa e di rinnovare il proprio impegno di fede e carità, seguendo l’esempio di Santa Galla, che aprì le porte della sua casa ai più bisognosi.
Canto dei primi vespri
La celebrazione conclusiva del Giubileo è stata preceduta, il primo febbraio, dal canto solenne dei Primi Vespri. In questa occasione, il Rettore Generale, p. Antonio Luigi Piccolo, ha offerto una riflessione partendo dalla lettura breve della Lettera agli Ebrei: “Mi hai dato un corpo” (Eb 10,5).
Nella sua omelia, il p. Generale ha sottolineato come l’Incarnazione di Cristo sia il segno più grande dell’amore di Dio per l’umanità. Il corpo donato da Dio non è solo strumento di sacrificio, ma anche di comunione: Cristo ha assunto la nostra carne per condividere pienamente la nostra condizione, per camminare con noi e per farsi pane spezzato nell’Eucaristia. In questo mistero di incarnazione e donazione, ha aggiunto il Rettore, Maria, la Madre di Dio, ci insegna a dire ‘sì’ alla volontà del Signore, offrendo il suo corpo e la sua vita come dimora del Verbo. Ella, che ha custodito nel suo grembo il Figlio di Dio, ci indica la via della totale disponibilità a Dio e del servizio ai fratelli.
Questa realtà interpella ogni credente: come Cristo ha donato il suo corpo per la salvezza del mondo, così anche noi siamo chiamati a offrire noi stessi nel servizio agli altri, con gesti concreti di carità e accoglienza.
Questa meditazione ha introdotto i fedeli nel clima di preghiera e ringraziamento con cui la comunità si è preparata alla Solenne Celebrazione Eucaristica del giorno seguente.
L’esempio di Santa Galla e il messaggio per i nostri tempi
Il cardinale Fitzgerald, titolare della chiesa di Santa Maria in Portico, che ha presieduto la celebrazione, ha aperto la sua riflessione ricordando la figura di Santa Galla, una donna di grande ricchezza che scelse di dedicarsi ai più poveri, aprendo loro il portico della sua casa per offrire sostegno e conforto. “Possiamo essere certi che se mostriamo la stessa preoccupazione per i poveri di Santa Galla”, ha detto il porporato, “avremo l'approvazione del Papa attuale, Papa Francesco, per cui la cura dei poveri è una caratteristica del suo pontificato.”
Queste parole hanno risuonato con particolare forza nella comunità, chiamata a incarnare l’insegnamento evangelico della carità. Come Santa Galla fu premiata con l’apparizione della Madonna, così ciascun fedele è invitato a vivere il Vangelo nel servizio ai bisognosi, riconoscendo in essi la presenza stessa di Cristo.
La Sacra Famiglia e l’obbedienza alla volontà di Dio
Il cardinale ha poi richiamato il significato della Festa della Presentazione del Signore, sottolineando l’esempio della Sacra Famiglia. “Il brano evangelico scelto per la Festa (Luca 2, 22-40) ci mostra la Sacra Famiglia come osservante, ubbidiente alla Legge del Signore. Malgrado la loro povertà — segnalata dall'offerta dei poveri — fanno lo sforzo per recarsi a Gerusalemme per presentare il Bambino Gesù al Signore.”
Questa immagine della Sacra Famiglia come modello di devozione e fiducia in Dio è stata proposta ai fedeli come un invito a non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà materiali, ma a confidare nella Provvidenza. “Se siamo poveri, come loro”, ha aggiunto il cardinale, “non dobbiamo lasciare che la nostra povertà limiti la nostra azione o diventi fonte di imbarazzo. Possiamo contare sulla benedizione della Sacra Famiglia.”
Simeone e Anna: testimoni di speranza e preghiera
Nella sua omelia, il cardinale Fitzgerald ha poi posto l’attenzione su Simeone e Anna, due figure che compaiono nel racconto evangelico della Presentazione. “Simeone è detto ‘uomo giusto e timorato di Dio’. Lui è un uomo di speranza: ‘che aspettava il conforto d'Israele’, in attesa di vedere il Messia come gli è stato promesso dallo Spirito Santo.”
La loro testimonianza è stata collegata dal cardinale all’Anno della Speranza che la Chiesa sta vivendo: “È bene seguire il suo esempio, specialmente in quest’Anno della Speranza quando diventiamo tutti pellegrini della Speranza di cui il nostro mondo ha tanto bisogno.”
Di Anna, il cardinale ha evidenziato la costanza nella preghiera e la positività del suo spirito: “Anna, anche se non è giovane, continua ad essere attiva, ‘servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere’. In questo contesto, essa rimane sempre positiva, lodando Dio e parlando del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.”
Un invito, quindi, a rimanere fiduciosi, anche nelle difficoltà, e a pregare per la pace, in particolare per l’intesa e il rispetto tra ebrei e palestinesi: “Possiamo cercare di rimanere positivi noi stessi pregando per la pace in Terra Santa, per quanto difficile possa sembrare.”
Il ruolo dei laici nella testimonianza di fede
Un passaggio particolarmente significativo dell’omelia ha riguardato il ruolo dei laici nella Chiesa. Il cardinale Fitzgerald ha notato con sorpresa che nel racconto evangelico della Presentazione “Luca non fa menzione di sacerdoti. Eppure Giuseppe e Maria sono venuti al Tempio per fare un'offerta che doveva essere accolta da un sacerdote. Ma era l'offerta dei poveri che non ha attirato l'attenzione del clero.”
A riconoscere in quel bambino il Messia, ha sottolineato il cardinale, non sono stati i sacerdoti, ma due laici, Simeone e Anna: “Sono i laici, non i sacerdoti, che hanno riconosciuto in questo povero bambino il Messia, il Figlio di Dio.” Un monito e un incoraggiamento per i fedeli, affinché si sentano sempre più chiamati a una testimonianza attiva della loro fede nel mondo.
Un pellegrinaggio di speranza
Concludendo la sua omelia, il cardinale Fitzgerald ha esortato i fedeli a fare propria la risoluzione di vivere come “pellegrini della Speranza”. Le sue parole si sono unite alla preghiera della liturgia:
“Felicità e grazia ci saranno per tutti i giorni della nostra vita. Amen.”
Con questa benedizione, il quindicesimo centenario di Santa Maria in Portico si è concluso, lasciando nei cuori dei fedeli il rinnovato impegno di vivere con fede, speranza e carità il cammino cristiano.
Il ringraziamento del parroco
Al termine della celebrazione, dopo il canto del Te Deum , il parroco, p. Luigi Murra, ha espresso parole di gratitudine per questo anno giubilare, sottolineando come sia stato un tempo di grazia e di riscoperta della presenza materna di Maria nella storia della comunità. Ha quindi rivolto un sincero ringraziamento al cardinale Michael Fitzgerald per la sua guida spirituale, a monsignor Davide Carbonaro per la sua presenza e il suo ministero, e al Padre Generale Antonio Luigi Piccolo, che come successore di San Giovanni Leonardi, è custode della venerata immagine di Santa Maria in Portico.
Ha poi ringraziato tutti i presbiteri presenti, i religiosi e i fedeli che hanno partecipato con devozione, con un pensiero particolare all’abate Ignazio, Presidente dei Sublacensi, e a padre Teodoro, Preposito Generale dei Caracciolini, per la loro presenza fraterna.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche all’archimandrita Simeone della Chiesa Ortodossa, segno di unità e di amicizia ecumenica.
Infine, ha espresso gratitudine ai consacrati, alle Confraternite, ai volontari e a tutti coloro che hanno contribuito alla preparazione della celebrazione, invitando i presenti a un momento di condivisione fraterna:
“Che Santa Maria in Portico, porto della Romana sicurezza, continui a custodirci e a intercedere per noi tutti. Grazie.”












E’ stato ordinato sabato 15 giugno a Santa Maria in Portico in Campitelli P. Ani Kenneth primo sacerdote nigeriano ad essere consacrato in Italia. Il rito è stato presieduto da S. Ecc. Rev.ma Mons. Matteo Zuppi Vescovo Ausiliare di Roma per il Settore Centro. Durante l’omelia il Vescovo ha ricordato che Ani è “frutto di una storia di amore”, certamente voluta da Dio e che si intreccia con l’Ordine leonardino che oggi a maggior titolo diventa la famiglia di Ani nella quale servire la Chiesa. Questa lezione, ha proseguito Mons. Zuppi, la conosceva bene San Giovanni Leonardi: “Solo amando e servendo la Chiesa potremo guarirla e far risplendere la bellezza di sposa di Cristo. Non trattarla con sufficienza, con scontatezza, con tiepidezza! Questa madre ti aiuterà nell’amore che da senso a tutti gli amori, quel Cristo che contempliamo nell’amore più grande, quello di cadere in terra per donare tutto e per liberarci dalla paura di amare”. “Oggi ti ungo, ha concluso il Vescovo, è l’olio di gioia, lo è se non sarà per te, per darci gloria uno all’altro”. Intorno a P. Ani si sono radunati il P. Generale i confratelli, alcuni fedeli provenienti dalle comunità italiane e un nutrito gruppo di connazionali del novello sacerdote tra i quali l’ambasciatore di Nigeria e la signora, che hanno ritmato nella danza il rendimento di grazie a Dio per il nuovo eletto.
Il P. Generale accompagnato da P. Petrongelli sta visitando in questi giorni la Delegazione Nigeriana.
Con la solenne processione del “Corpus Domini” si è concluso il mese dedicato alla Vergine Santissima, che ha registrato una buona partecipazione di fedeli. Ogni Domenica si sono succedute varie corali: Castiglione, Diecimo, Fornoli, Ghivizzano, Migliano, Palleroso. Il 2 giugno tutti i paesi del Comune di Fosciandora hanno voluto rendere omaggio alla Madonna e al Santissimo Sacramento. Dopo la solenne Eucaristia dalle ore 18 si è snodata la processione, molto partecipata, che partendo dal Santuario ha raggiunto il sagrato della Chiesa Parrocchiale di Migliano dove è stata impartita la Solenne Benedizione. Tutto si è concluso con il concerto delle campane, che dopo vari anni, hanno rifatto sentire la loro voce. P. Cruz e P. Paolo hanno ringraziato i fedeli di tutti i paesi, per la loro fattiva collaborazione, i campanari provenienti da Lucca, Monteperpoli e Migliano. La Banda musicale “ I Ragazzi del Giglio” una realtà del nostro Comune.
Sarà presieduta dal Cardinale Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato della Città del Vaticano, la celebrazione annuale della solennità di Santa Maria in Portico. L’icona particolarmente venerata da san Giovanni Leonardi è custodita nel santuario parrocchiale di Santa Maria in Campitelli. La solennità annuale celebra l’evento dell’apparizione di Maria avvenuta il 17 luglio del 524 a Santa Galla ed al Papa Giovanni I. L’Eucaristia presiduta dal Cardinale Bertello sarà mercoledì 17 luglio ore 18,30.
Anche quest’anno la Pasqua nella nostra parrocchia è stata allietata dalla suggestiva processione di Gesù Risorto,giunta ormai al terzo anno.
E’ il titolo dell’ultima pubblicazione di Padre Pascucci , presentata mercoledì 5 giugno scorso a Lucca nei Saloni Monumentali della Biblioteca Statale.
On 31st May, on the feast of the Visitation of our Lady, 7 novices in Indian delegation, namely Stanley, Prakash, Lucas, Allwin, Shaju, Martin & Abisheck, made their simple profession. The ritual was celebrated in a con-celbrated High Mass, presided by Fr. Lourdurajan, Delegate of Fr.General for Indian Delegation with fathers of the delegation, Parish priests of our novices, fathers and sisters from nearby religious houses and seminarians and relatives of the newly professed. In the homily, Fr. Delegate brought forth the gracious presence of Mother Mary, the Ark of the New Covenant in the life of the Church and her every members. The newly professed were reminded of their Consecration as an effective means for their personal sanctification & generous service of souls. Their surrender to the Will of the Lord is to say' Everything of you and Nothing of me' which is completely at contrast to the worldly view that is 'Nothing of you and everything of me'. Their surrender should be like that of a poor widow in the Gospel, who gave up everything because she thought she belonged to the Lord, and like that of a widow in the time of Elijah, who had complete trust in God, and like that of Mary and Jesus who said, 'Not my will but Thy Will be done". The newly professed were encouraged to go on in their journey with the sure hope on the support from Our Patroness and Our Father & Founder, and having with them always the guidance of our Constitutions, the lived experience of our Founder.
L’ Adorazione Eucaristica in occasione dell’Anno della Fede si svolgerà nella basilica di san Pietro domenica prossima 2 giugno dalle ore 17.00 alle 18.00 sul tema "Un solo Signore, una sola fede". Per la prima volta le cattedrali del mondo per un’ora saranno sincronizzate sull’ora di Roma e saranno in comunione con il Papa nell’Adorazione Eucaristica. Papa Francesco ha fatto giungere le intenzioni che ha desiderio siano tenute presenti in questa ora di preghiera. Esse sono così formulate:
Sabato 25 maggio i primi vespri della solennità di San Filippo Neri sono stati celebrati nella Chiesa della Vallicella, dove riposano le spoglie mortali del santo compatrono di Roma e Casa Madre dell’Oratorio, dal Rev. P. Davide Carbonaro Rettore e Parroco di Santa Maria in Portico in Campitelli. Durante l’omelia è stata ricordata la secolare amicizia tra l’Oratorio e l’Ordine fondato da San Giovanni Leonardi e come il santo Padre Filippo Neri diede forma spirituale alla città radunando i suoi figli spirituali intorno alla persona di Gesù Cristo. Mentre da giovane laico fondava la Confraternita della Trinità dei Pellegrini, egli ripropose gli ultimi gesti di Gesù che lavò i piedi ai discepoli e si diede come cibo di vita. Ai suoi figli spirituali, riuniti nell’esperienza carismatica dell’Oratorio, diede come unica regola “solo l’amore”.