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Sabato, 24 Dicembre 2022 15:11

Messaggio del P. Generale per il Natale: “L’obbedienza si nutre dell’ascolto e muove il cuore”.

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Le parole augurali del P. Generale nel suo primo Messaggio di Natale, giungono in queste ore a tutte le Delegazioni e Comunità dell’Ordine. Mentre ci si prepara alla memoria liturgica della Natività del Signore, P. Luigi ricorda come il Natale ha il suo centro: “Attorno alla Santa Famiglia”. Qui,  prosegue il Rettore Generale: “Si sperimenta la gioia e la forza della comunione che sprigiona da Colui che è venuto a riconciliare tutti. Anche le nostre comunità trovino la forza unificante nella persona di Gesù. Se lui non fosse il centro gravitazionale, il punto di convergenza, se nel mezzo delle nostre Case non ci fosse il Signore Gesù, la Vita Consacrata non solo sarebbe priva di fondamento ma anche di significato”.

 Ed è proprio dalla grotta di Betlemme che scaturisce la forza di una rinnovata obbedienza ed il desiderio di una pace gioiosa. “Tutti coloro che incontriamo attorno alla grotta di Betlemme, grazie a una chiamata amorevole quanto esigente, hanno affrontato il pellegrinaggio dalla terra del Sé al Regno di Dio, dal proprio progetto di autonomia a quello di Dio, al quale danno pronta adesione. Il Natale ci offre la possibilità di dare nuovo slancio e vigore al nostro voto di obbedienza a Dio per raggiungere e portare “pace in terra agli uomini amati dal Signore” come gli angeli proclamano. È sicuramente un dono ma è soprattutto pressante richiesta. La pace nei nostri cuori, la pace e la gioia nelle nostre comunità, la pace nel mondo si realizza nell’adesione totale al progetto di Dio, nell’obbedienza alle esigenti richieste del Vangelo”.

Sono posti ad esempio di una obbedienza pacifica la Vergine Maria che: “ha messo da parte ogni suo personale interesse perché si compisse in lei ogni parola di Dio” e il suo Sposo San Giuseppe, che: “Abbandonato il terreno noto, quanto angusto, del legalismo, ascolta la voce divina e ubbidendo al divieto angelico di non temere guadagna la terra promessa, quella della giustizia e della misericordia”. Anche i pastori mossi dalle parole angeliche: “Accogliendo una parola, una promessa di gioia, seppure straniti dal riconoscersi destinatari di un simile annuncio”. Per questi personaggi ai margini dell’umana esistenza: “L’obbedienza diviene fonte di consolante vitalità nuova. La loro esperienza è incoraggiante, siamo tutti preziosi agli occhi di Dio, nessun servizio o lavoro per quanto semplice o umile fa di noi meno di figli amati e redenti nei quali Dio ripone fiducia e che non abbandonerà mai”. Infine, le figure dei Magi che: “Obbediscono ad un annuncio che è poco più di una scia luminosa nel cielo giungendo alla vera gioia! Depongono ai piedi di Chi è tutto ogni loro umana aspirazione di certezza, riconoscimento e preservazione, scoprendo percorsi nuovi per tornare a vivere, abbandonano i sentieri del potere e della sopraffazione, della solitudine che rende sordi e ciechi, del tutto incapaci di incontrare il Salvatore!”. In definitiva, percepiamo nel contesto del Natale, come: “L’obbedienza si nutre dell’ascolto e muove il cuore”.

pdfMessaggio_Natale_2022.pdf117.62 KB

pdfMessage_Christmas_2022.pdf191.28 KB

pdfMensaje_Navidad_2022.pdf294.51 KB

 

Letto 552 volte Ultima modifica il Sabato, 24 Dicembre 2022 15:34