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Venerdì, 28 Marzo 2014 15:13

IV Domenica di Quaresima

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Ven. P. Cesare Franciotti, Pratiche, 58v-59r

Gv 9, 1-41

Chi ha peccato lui o i suoi genitori. Da dove provengono o anima mia tante cattive inclinazioni in te? Ogni giorno ricevi nuovi medicinali per estirpare i tuoi vizi: Preghiere, confessioni, comunioni, e come se non assumessi nessuna di queste cose. Sempre si scoprono in te nuove radici, quando sei ambizioso, quando sei impaziente, quando sei avaro: Chi ha peccato? Chi è causa di così grande miseria? Non dare la colpa ai tuoi parenti, ai tuoi amici, alla tua costituzione fisica, al Demonio, né ad altro. Tu, tu, anima cieca dalla nascita, sei causa di tutti i tuoi mali. Disorientati pure in parte e riconosciti bisognosa di Dio, ma dall’altra parte, se vorrai cominciare veramente ad avvalerti del supremo rimedio, che ti ha ordinato il tuo celeste medico, avrai opportunità come il cieco nato di far conoscere la grandezza della gloria di Dio, il quale illumina le anime cieche.

Poi viene la notte quando nessuno può agire. Infelice! Se lascerai passare l’occasione di ricevere la vera luce e se per colpa tua si estinguerà quel buon desiderio che ti offrì il Signore, quando passandoti davanti:  vide un uomo cieco, cioè quando tra tante e tante anime che vanno errando, parte nell’infedeltà e parte nei vizi e peccati, elesse te con molti altri a servirlo e ad osservare la legge santa. Non sarà mai passeggero in tanto pericolo, e spaventato quando sopraggiungerà la notte e smarrirà la via come farai tu, se per tua colpa si estingue in te una luce così preziosa e importane. 

Quell’uomo chiamato Gesù. Questa sia la risposta anima mia quando ti meraviglierai di te stessa, nel vedere come vivi e come agisci, essendo stata così cieca senza conoscere Dio, adesso muti desiderio e volontà. Rispondi dunque che colui che si chiama Gesù ti ha fatto misericordia e che egli è causa del tuo desiderio di amarlo e di riceverlo spesso. Quando ancora il mondo o i sensi, o il Demonio ti molesteranno affermando: Come sarà possibile che tu perseveri tra tante cattive occasioni? Rispondi con audacia, che quel Signore che si chiama Gesù, ha dato inizio al bene che è in te e alla tua buona volontà e ti darà opportunità di seguirlo sino alla fine in modo completo e perfetto. E quando altro non sai dire, rispondi con il cieco: Una cosa so, prima ero cieco adesso ci vedo!

Gesù seppe che lo avevano cacciato fuori. Beata te (o anima!) se il mondo ti scaccerà, perché all’ora certamente il Signore pone il suo sguardo su di te con gran desiderio. Egli osserva come combatti animosamente, come ti avvali della santa eucaristia, come adoperi quella luce nuova che lui ti ha concesso. Ed infine, così come abbracciò il cieco dopo il combattimento, così abbraccerà te; e quanto più sarà stata aspra la battaglia, tanto più grande sarà la corona ed il premio.
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