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Mercoledì, 04 Gennaio 2023 16:35

Benedetto XVI e l’Ordine della Madre di Dio

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Le voci di gratitudine nei confronti del papa emerito Benedetto XVI, salgono da ogni parte del mondo. Il racconto del suo servizio luminoso alla Chiesa come Pastore e teologo, risuona dalle numerose testimonianze che, dopo la sua morte avvenuta il 31 dicembre 2022, giungono da ogni angolo del pianeta. Anche l’Ordine della Madre di Dio si unisce con memoria grata e con la preghiera di suffragio per il pontefice defunto. Mentre ci si prepara all’ultimo saluto con la celebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco il 5 gennaio in Piazza San Pietro, vogliamo raccogliere in questo breve ricordo, le parole di magistero petrino che l’emerito papa Benedetto ha rivolto all’Ordine della Madre di Dio.

Rispose con positiva benevolenza alla richiesta che i farmacisti fecero per annoverare San Giovanni Leonardi quale loro celeste patrono. Con un decreto della Congregazione del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti, emanato il 6 agosto 2006, proclamò: “Il Presbitero san Giovanni Leonardi Patrono presso Dio dei fedeli che esercitano l’arte apotecaria”. Prese parte il 30 aprile 2008 alla benedizione della monumentale statua del Fondatore opera dell’artista Paolo Cavallo e collocata presso l’abside della Basilica Vaticana (Via delle Fondamenta). In quella occasione ebbe modo di pregare e ringraziare con l’Ordine il Signore per la santità del Leonardi e il suo dono alla Chiesa: “Effondi la tua benedizione su questa immagine, e fa’ che tutti coloro che la contemplano siano incoraggiati a ricercare e compiere fedelmente la tua volontà e a servire con adente amore la santa madre Chiesa”. Il magistero leonardino di Benedetto si fece più incisivo a partire dalle celebrazioni per il IV Centenario della morte di San Giovanni Leonardi (1609-2009). In una speciale udienza benedì l’icona pellegrina di san Giovanni Leonardi che sostò tra le comunità leonardine in preparazione alle celebrazioni giubilari. 

Il 9 settembre del 2008 rivolse all’Ordine un messaggio nel quale definì il Leonardi: “Un affascinante uomo di Dio”, rilanciando la sua figura ed il suo insegnamento evangelico per gli uomini e le donne del nostro tempo. Infatti: “Il suo cuore e la sua mente, costantemente nascosti con Cristo in Dio, esercitarono, pur fra non pochi contrasti ed ostacoli di ogni tipo, un fascino trascinatore in quanti ebbero la ventura di incontralo. Egli non si stancava mai di invitare tutti nella Chiesa a compiere con umile perseveranza l’indispensabile riforma della propria vita, per essere sempre più in sintonia con gli insegnamenti evangelici”. Al culmine delle celebrazioni giubilari del IV centenario leonardino, Benedetto XIV pronunziò in piazza San Pietro davanti a cinquantamila fedeli una memorabile catechesi. Era il 7 ottobre del 2009,  a pochi giorni dalla memoria liturgica del santo Fondatore. In quella occasione  il pontefice in pieno Anno sacerdotale additò il Leonardi alla Chiesa universale quale “luminosa figura”, che ebbe ad indirizzare la sua esistenza verso la  “misura alta della vira cristiana”.

I suoi, prosegue Benedetto, furono gli anni- non dissimili dai nostri- di un delicato, “passaggio culturale e sociale nei quali cominciarono a delinearsi le premesse della futura cultura contemporanea, caratterizzata da una indebita scissione tra fede e ragione, che ha prodotto tra i suoi effetti negativi la marginalizzazione di Dio, con l’illusione di una possibile e totale autonomia dell’uomo il quale sceglie di vivere ‘come se Dio non ci fosse’. E’ la crisi del pensiero moderno, che più volte ho avuto modo di evidenziare e che approda spesso in forme di relativismo. Giovanni Leonardi intuì quale fosse la vera medicina per questi mali spirituali e la sintetizzò nell’espressione: ‘Cristo innanzitutto’, Cristo al centro del cuore, al centro della storia e del cosmo. E di Cristo – affermava con forza – l’umanità ha estremo bisogno, perché Lui è la nostra ‘misura’. Non c’è ambiente che non possa essere toccato dalla sua forza; non c’è male che non trovi in Lui rimedio, non c’è problema che in Lui non si risolva. ‘O Cristo o niente’! Ecco la sua ricetta per ogni tipo di riforma spirituale e sociale”. Il Leonardi conclude il pontefice: “Non si scandalizzo delle debolezze della Chiesa” ed in mezzo ad essa, da protagonista: “per contrastare la zizzania scelse di essere buon grano”. Il magistero di Benedetto risuono ancora per la Chiesa e per l’Ordine, come chiara profezia, per una sincera riforma della vita e un costante impegno apostolico nel mondo.

Letto 537 volte Ultima modifica il Sabato, 07 Gennaio 2023 00:43