Il 31 maggio, nella festa liturgica della Visitazione della Beata Vergine Maria, l’Ordine della Madre di Dio ha celebrato la tradizionale Giornata delle Madrine. Una ricorrenza carica di affetto e riconoscenza verso tutte le donne che, con spirito materno e fedele, accompagnano la vita e la vocazione dei religiosi dell’Ordine nei diversi contesti del mondo.
In questa occasione, il Padre Generale, p. Antonio Piccolo, ha voluto inviare un messaggio alle madrine, ricco di spiritualità e gratitudine:
“Carissime Madrine, in questo giorno dedicato alla visitazione di Maria a Santa Elisabetta abbiamo modo di contemplare Maria come colei che porta e offre fisicamente il Cristo Gesù. In Lui tutta la vita fiorisce, in Lui ogni cosa rinasce e divampa la speranza. È grazie a Lui che Maria ci visita affinché anche la nostra vita si trasformi in un campo fiorito di ogni Grazia e bene da Dio, un novello paradiso di fraternità e pace. Vi auguro lo stupore di Elisabetta per tanto dono, il canto grato di Maria e la sua piena obbedienza a Colui che fa grandi cose per noi e ci colma di gioia.”
Parole che hanno accompagnato le diverse celebrazioni locali vissute nelle comunità in cui l’Ordine è presente, ciascuna con la propria sensibilità e creatività, ma unite nello stesso spirito di gratitudine e preghiera.
Nel cuore della Puglia, a San Ferdinando, le madrine si sono raccolte in un ritiro spirituale presso il santuario dell’Incoronata, guidate da una meditazione tenuta da p. Paolo Dicorato. Il momento di ascolto e silenzio si è concluso con una veglia di preghiera centrata sul tema della Visitazione, richiamando l’incontro tra Maria ed Elisabetta come simbolo di consolazione, comunione e missione. La presenza delle madrine, discrete e luminose come Maria, ha reso visibile il valore della loro testimonianza, spesso silenziosa ma indispensabile nella vita dell’Ordine.
A Gallipoli, nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, casa di noviziato, la giornata è stata celebrata con un Rosario meditato e missionario, animato dal gruppo delle madrine. Ogni mistero della gioia è stato dedicato a una realtà dell’Ordine nel mondo, in particolare:
Ai religiosi italiani e alla Madonna del Portico;
Alle missioni in Cile e Colombia, con l’invocazione alla Madonna di Chiquinquirà;
Alle comunità dell’Est, dell’India e dell’Indonesia, ricordando i giovani religiosi che si sono formati in Italia;
Alla missione in Nigeria e alla Vergine, Regina di quella terra;
Alla nuova presenza OMD in Inghilterra, affidata alla Madre della Speranza.
Ciascun mistero è stato accompagnato da preghiere specifiche e da una profonda invocazione perché Maria continui a custodire la vocazione dei religiosi e il cammino delle comunità. Le madrine hanno pregato anche per tutti i padri dell’Ordine, chiedendo per loro la luce e la forza dello Spirito, e per gli studenti, affinché crescano “in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini”.
La Giornata delle Madrine è stata, ancora una volta, un’occasione di lode e ringraziamento per il dono di queste donne che, sull’esempio di Maria, sanno portare Cristo nei cuori attraverso la preghiera, l’amicizia e il sostegno silenzioso. La loro presenza è un segno concreto della maternità spirituale nella Chiesa, capace di farsi vicinanza discreta ma efficace, speranza quotidiana per i religiosi e per le loro comunità.
Il tema della Visitazione ha ricordato a tutti che ogni incontro umano, se vissuto nel nome di Cristo, può diventare luogo di gioia, di rinnovamento e di missione. Come Maria ha portato Gesù ad Elisabetta, così le madrine, con la loro fedeltà, continuano a portare luce e incoraggiamento alla vita dell’Ordine della Madre di Dio.
Grazie, madrine, per essere volto materno e cuore orante nella grande famiglia OMD.