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Visualizza articoli per tag: professione solenne

Nella chiesa di San Giovanni Leonardi, ad Amakohia Layout (Owerri, Imo State), si è celebrata questa mattina, 1° novembre 2025, la professione solenne del chierico Jude Daniel Miaphen, appartenente alla Delegazione Nigeriana dell’Ordine della Madre di Dio.

La Celebrazione Eucaristica, carica di gioia e commozione, è stata presieduta dal Padre Generale, P. Antonio Luigi Piccolo, in visita canonica alle comunità dell’Ordine, accompagnato da P. Francis Antony Maria Arulappan.

Nella sua omelia, P. Piccolo ha rivolto parole di profonda gratitudine al giovane religioso:

“Beato te, fratello, che scegli di appartenere a Cristo per la vita del mondo.”

Ha poi aggiunto:

 “Carissimo Jude, oggi la Chiesa, la nostra famiglia religiosa e tutti noi fratelli ti accompagniamo con gratitudine e commozione nel giorno della tua professione solenne. È un giorno di luce, perché tu scegli di appartenere per sempre a Cristo, nel carisma dei Chierici Regolari della Madre di Dio, fondati da San Giovanni Leonardi.”

La professione solenne, ricordava il Rettore Generale, è anche un momento di intensa spiritualità: le Beatitudini guidano il cuore del discepolo e diventano oggi guida concreta per Jude. La povertà evangelica apre al dono totale di sé, la mitezza costruisce comunione, la purezza di cuore permette di vedere Dio anche nei dettagli più nascosti della vita, la fame e la sete di giustizia accendono la passione per il Regno. Essere operatori di pace significa farsi canali di riconciliazione e misericordia; essere fedeli nella prova diventa seme di gioia e speranza per gli altri.

Ogni Beatitudine non è solo parola ascoltata, ma invito a lasciarsi trasformare dall’amore di Dio: un cuore che ama senza possedere, che serve senza riserve, che porta pace e consolazione dove c’è bisogno.

La gioia di oggi non si esaurisce nella celebrazione: essa si estende a tutta la Delegazione Nigeriana, dove il Padre Generale continuerà la visita canonica, accompagnando le comunità nel loro cammino di fede e di fraternità. La vita di Jude diventa così esempio luminoso di fedeltà al carisma leonardino, testimonianza viva del Vangelo e invito a camminare insieme nella pace e nella missione della Chiesa.

In questo giorno speciale, la scelta del chierico Jude di appartenere a Cristo diventa segno tangibile di speranza e gioia per tutti: la sua vita consacrata diventa una Beatitudine vivente, una benedizione per i fratelli, una gioia per la Chiesa e una gloria per Dio.

Pubblicato in 2025

Una chiesa gremita, la comunità in preghiera, la gioia di un sì pronunciato per sempre: così le comunità parrocchiali di San Ferdinando di Puglia e i fedeli giunti da diverse località hanno vissuto la professione solenne del chierico Luigi Bilotto nell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio.

La celebrazione, presieduta dal Padre Generale, si è svolta nel giorno in cui la Chiesa fa memoria di San Matteo apostolo ed evangelista. Per questo è stato scelto il Vangelo della sua chiamata: «Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: Seguimi. Ed egli si alzò e lo seguì» (Mt 9,9). Una Parola che ha illuminato il cammino vocazionale di Luigi e ha accompagnato il rito della sua consacrazione definitiva.

Nell’omelia, il Padre Generale ha fatto riferimento al celebre dipinto di Caravaggio, La Vocazione di San Matteo, immagine scelta da Luigi per il ricordino della sua professione. «La luce di Cristo – ha detto – irrompe nelle nostre chiusure, nei nostri conti fatti soltanto per noi stessi: la vocazione nasce sempre da un’iniziativa di Dio». E ancora: «La santità è sempre uno squilibrio: chi rimane perfettamente stabile non cammina. Per seguire Cristo bisogna compiere un movimento decisivo, alzarsi, lasciare il tavolo vecchio dei calcoli per andare verso il tavolo nuovo dell’Eucaristia».

Poi un’esortazione personale: «Caro Luigi, sii sempre un uomo sbilanciato. Non pretendere che tornino i conti secondo la tua logica o quella degli altri. Alzati sempre e segui il Signore senza riserve, lasciati raggiungere dalla sua luce per essere faro di umana divinità». E ha concluso: «La tua professione solenne è come la pennellata di Caravaggio: in poche linee si concentra un cammino lungo e profondo. Da oggi la tua vita diventa testimonianza pubblica e permanente di questo sì. Grazie a Lui e con Lui. Sii fedele e gioioso: la tua scelta è dono per la Chiesa e segno della risurrezione che Cristo opera in chi lo segue».

Il rito ha fatto risuonare questi richiami evangelici in gesti concreti. Dopo l’appello del diacono e il suo «Eccomi», Luigi ha espresso davanti a tutti il desiderio di consacrarsi a Dio «fino alla morte nel servizio del Signore e dei fratelli». Il momento più intenso è stata la prostrazione: il chierico si è steso a terra con le braccia aperte a forma di croce, segno del desiderio di conformarsi al Crocifisso risorto, mentre l’assemblea invocava l’intercessione dei santi.

Successivamente, Luigi ha letto e firmato sull’altare la formula della professione solenne, unendola così al sacrificio eucaristico. Poi ha ricevuto dal Padre Generale i segni della sua nuova vita: la croce e i documenti del Concilio Vaticano II, a testimoniare l’amore al Crocifisso e il servizio fedele alla Chiesa. L’abbraccio di pace con il Rettore Generale e con la comunità religiosa ha suggellato la sua appartenenza definitiva all’Ordine.

La celebrazione si è conclusa in un clima di gioia e riconoscenza, con l’abbraccio della comunità al chierico Luigi, che ha voluto ringraziare tutti per la vicinanza e la preghiera. Dopo la liturgia, la comunità si è ritrovata per un momento di festa e di comunione fraterna, prolungando nella convivialità la gioia della celebrazione.

Un giorno di grazia che l’intero Ordine custodisce nel cuore, riconoscendo in questa consacrazione un dono per la Chiesa e per tutti: come nel quadro di Caravaggio, anche oggi il Signore passa e chiama ciascuno a rialzarsi e seguirlo.

Pubblicato in 2025
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Nell'Anno Giubilare leonardino, la nostra Congregazione accoglie con entusiasmo la professione solenne dei voti che il chierico Alexander Cruz Cucunubà, ha emesso oggi, domenica 21 Luglio, nella Parrocchia Beato Miguel Rua affidata alla cura pastorale del nostro Ordine. Questa consacrazione rappresenta il carisma che da oltre quattro secoli dimostra la presenza di Dio nelle nostre vite e l'azione costante dello Spirito Santo nella Chiesa, rinnovando il nostro impegno a vivere la fede con dedizione e amore.
Il p. Generale si è reso presente alla celebrazione inviando il seguente messaggio:

Pax Christi,
carissimo Ch. Alexander Cruz Cucunubà, oggi, in questo solenne Anno Giubilare, la nostra famiglia religiosa accoglie con immensa gioia la professione solenne dei voti che tu hai poc’anzi emesso. Siamo grati a Dio che ci mostra nella tua perseveranza e impegno definitivo, la sua fedeltà al carisma consegnato 450 anni fa a San Giovanni Leonardi, nostro padre fondatore.
Avrai certamente siglato questo atto sull’altare, manifestando pubblicamente il desiderio di conformarti pienamente a Cristo Crocifisso e Risorto, sotto lo sguardo vigile e amoroso della Beata Vergine Maria, Nostra Celeste Patrona.
Questa conformazione a Cristo rendila sempre più evidente in un cuore semplice e umile, ma nel contempo coraggioso e intrepido come quello del buon pastore. Egli sia guida sicura e rassicurante dei tuoi passi, e ciò farà di te una manifestazione della sua presenza per gli uomini e le donne del nostro tempo.
Come ci ha chiesto il Santo Padre Francesco nel messaggio a noi indirizzato per il XV Centenario dell’Apparizione di S. Maria in Portico, sii promotore di riconciliazione e di pace a partire dalle comunità cui sarai assegnato. La comunione in Cristo e la cura dei fratelli abbiano il primo posto.
Chiedo a Maria di custodire il tuo cuore nell’ascolto incessante del Divino Maestro perché la riforma della vita caratterizzi ogni tuo giorno e ti consenta di dimorare sempre più nel Padre per mezzo di Cristo.
Il santo Fondatore ti ottenga docilità allo Spirito e perfetta obbedienza.

Pubblicato in 2024
Mercoledì, 11 Ottobre 2017 20:27

Professione Solenne in Nigeria 2017


Delegazione Nigeriana in Doppia Festa
Il 9 ottobre 2017 è stata una giornata memorabile per il nosprofession naigtro Ordine, poiché, oltre ad aver celebrato la festa del nostro padre fondatore, hanno fatto la loro professione solenne due dei  nostri fratelli: Iheme Emmanuel Chibuike e Manu Christogonus Nnaemeka.
Per commemorare la celebrazione, il giorno precedente la professione solenne, duranti vespri, è stato organizzato un incontro in cui i candidati hanno dato testimonianza del loro cammino vocazionale.
Il giorno 9 ottobre 2017 la messa della professione solenne è iniziata alle 11.00 del mattino ed è stata presieduta dal Reverendo padre Stephen Oduh (Omd), Delegato Superiore, e concelebrata con il Vicario Generale dell’ordine, il Reverendo padre Domenico Aiuto (Omd) che ha rappresentato il nostro Rettore Generale Rev.mo P. Vincenzo Molinaro, Revererndo padre Enyi Francis (Omd), rettore e prefetto della formazione, Reverendo padre Michael Anofuechi (Omd), Reverendo padre Eneji Emmanuel (Omd), Reverendo padre Jude Onuoha (Omd), Reverendo padre Ajogo Michael (Omd) e altri sacerdoti provenienti dalle congregazioni del Sacro Cuori e dei Passionisti.  Erano presenti alla celebrazione molti religiosi e religiose, molti fedeli e membri di diversi movimenti laicali, come ad esempio il Movimento Laicale Leonardino (LLM).
[..] I neo professi hanno mostrato gioia e gratitudine a Dio, all’Ordine e a tutti i presenti per la fedeltà del Signori che li ha chiamati e guidati fino alla loro professione solenne.
Il Reverendo padre Domenico Aiuto ha ricevuto i loro voti solenni a nome del nostro padre Generale, mentre i padri Stephen Oduh e Francis Enyi hanno fatto da testimoni. Il Delegato superiore si è congratulato e ha ringraziato i neo professi per aver detto “Sì” al Signore. Inoltre ha ringraziato le loro famiglie per averli supportati e avvicinati alla Chiesa e a Dio.
La santa messa si è conclusa intorno alle 13:30. Successivamente sono state organizzate diverse manifestazioni popolari da parte della comunità locale, tramite canti e balli, accompagnate da un banchetto conviviali. 

Pubblicato in 2015
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Napoli-Professione-Solenne-ICome auspicio per l’inizio dell’anno delle Costituzioni il P. Generale ha accolto domenica 2 settembre nella Comunità di Santa Maria in Portico a Napoli i voti solenni dei fratelli Chierici Kenneth Obinna Ani, Augustine Akachukwu Agowuike,  Francis Chukwudubem Enyi, provenienti dalla Delegazione nigeriana e che in questi anni portano a compimento il mistero della loro vocazione nella comunità formativa di Napoli. Durante l’omelia il P. Generale ha ricordato ai neoprofessi e ai religiose e fedeli presenti al rito che: “I nostri tre fratelli nigeriani, che oggi professano solennemente i voti nell’ Ordine della Madre di Dio, hanno scelto che fosse ascoltata la pagina evangelica delle Beatitudini. Il legame fra le ‘Beatitudini del Regno’ e la vita consacrata è davvero singolare.  Gesù predicando le Beatitudini, risponde al nostro desiderio più profondo. In fondo, ciascuno di noi desidera, vuole una sola cosa: la "vita beata", la vita che è semplicemente vita, semplicemente la felicità. Le Beatitudini sono la risposta a questo desiderio. Esse ci dicono come soddisfare il nostro desiderio di ‘vita vera’”.

 

3 settembre 2012

pdf  Omelia Professione Solenne 2 settembre 2012
 
Pubblicato in 2012
Venerdì, 23 Dicembre 2011 07:45

Professione Solenne di Arulraj Christu Nayagam OMD

ArulSantiago del Cile. La scorsa domenica, 18 dicembre, il Chierico Arulraj Christu Nayagam OMD a fatto la sua professione perpetua nel nostro istituto nelle mani del nostro Padre Delegato, Alejandro Abarca OMD. Nella Eucaristia, celebrata nella parrocchia San Lazaro, il nostro fratello e stato accompagnato da tutti i membri delle comunità religiose e parrocchiali dell’Ordine in Cile, anche degli amici, laici, religiosi e religiose più vicini. Durante la liturgia, sono state molto emozionanti le parole rivolte al neoprofesso da parte del Padre Delegato, che hanno sottolineato come lui “non si trova da solo”-facendo ricordo del dono della vocazione, della sua famiglia e della sua terra- “…ma, che qui ha una gran famiglia che lo accompagna e gli vuol bene”. Poi nel ringraziamento Arul, ha fatto notare la gioia dell’ azione di Dio nella sua vita e anche nell’itinerario percorso fin ad ora in Cile.  Arul, trascorrerà un tempo in India, per visitare la sua famiglia e i fratelli delle comunità dell’Ordine. A lui i nostri auguri e le nostre preghiere.

21 dicembre 2011
Pubblicato in 2011


Prof-3-copyNella solennità liturgica di Cristo Re dell’Universo domenica 20 novembre i fratelli Cesar e Bastin hanno emesso i voti solenni nella Chiesa di Santa Maria in Portico a Chiaia. A ricevere i voti il Rev.mo P. Generale. La sua prima apparizione pubblica, dopo il malore avuto la scorsa primavera, è stata salutata con un caloroso applauso che ha sugellato l’affetto e il sostegno che l’Ordine e i fedeli manifestano per il suo pronto recupero. Durante l’Omelia il Padre, ha ricordato come il segno della regalità coincide con la professione religiosa ed il servizio che i figli di San Giovanni recano, “alla Divina Maestà”, come amava riferire il Santo. P. Francesco ha ripercorso le sette opere di Misericordia elencate nell’odierna pagina del Vangelo, additando il percorso iconografico del dipinto del Caravaggio, conservato a Napoli al Pio Monte della Misericordia. L’icona è stata scelta dalla Diocesi Partenopea per celebrare un particolare anno giubilare. In tale prospettiva, ha suggerito il Padre, si tratta di: “Una scena che si può vedere anche nei più oscuri vicoli di Napoli, ma che si trasforma in una bella storia umana, in un vedere il regno di Cristo, non solo della sua realtà futura, ma anche un regno presente in mezzo a noi per la potenza dello suo spirito. È il regno di Gesù è un regno che senz’altro viene, ma che diventa operante già fin da ora, nei gesti umili di Gesù che i suoi discepoli fanno in mezzo alla città”. Il P. Generale rivolgendosi ai neo professi ha detto: “Voi siete qui per affermare con forza il vostro desiderio di essere  ‘suoi’; di non diventare come ‘re’ umani, ma di diventare servi per amore, servi che sanno fare quello che Gesù ha fatto. Se Gesù regna su di voi suoi discepoli, non è esercitando un potere coattivo. Regna mediante la rivelazione della verità di cui è testimone, che viene accolta da tutti coloro che sono dalla verità. La sua regalità non è come quella del mondo; essa consiste nella vostra sottomissione  alla sua parola, nell’assenso dei suoi discepoli alla verità”. Cosa si attende Cristo da chi professa i Consigli evangelici, si è domandato il P. Generale citando un sermone di san Giovanni Leonardi: “Nient’altro che una risposta d’amore, come quella che fece Lui, casto, povero e obbediente, la quale deve concretizzarsi nell’attenzione al prossimo; sarà, infatti, l’amore, il metro di giudizio alla fine della vita, alla fine del tempo e della Storia”.
Pubblicato in 2011
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