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Domenica, 14 Agosto 2022 06:10

Necrologio OMD Saveriyal

13 agosto 2022

Il Padre Generale Antonio Luigi Piccolo, il suo Consiglio

e i Confratelli dell'Ordine si uniscono al dolore

di P. A. Francis Lourdurajan OMD per la perdita della cara mamma

Saveriyal

di anni 72

l’affidiamo alla Madre di Dio Assunta nostra celeste patrona

i funerali saranno celebrati lunedì 15 agosto ore 9.00

presso la Chiesa parrocchiale

di Santa Quiteria a Kuthenkuzhi Tamil Nadu (India)

Venerdì, 12 Agosto 2022 07:14

Assunzione della Vergine Maria

San Giovanni Leonardi,  Dal Sermone sul Salmo 33 (C. 254)

 

Gli occhi del Signore sui giusti (Sal 33,15). Questa provvidenza è così grande che se appunto Dio li  ritira da noi cadremmo a terra come dei bambini che non sanno camminare. Essi sono ritti, quando sono custoditi dalla madre, ma una volta che questa li lascia andare da soli si precipitano, e così Dio nei nostri confronti.

Accade anche che colui il quale vuole far rappresentare la sua immagine in uno specchio, questo sguardo ci fa stare rivolti a Dio.

Così come quando uno vuole vedere la sua immagine, occorre che guardi nello specchio. In effetti, noi non possiamo guardarci da soli, solamente in Dio possiamo ammirare la nostra immagine.

Pertanto occorre  accettare che fra la nostra visione e quella di Dio c’è molta differenza. Da parte nostra siamo portati a vedere bassezze o varie cose per conoscenza. La visione di Dio è produttrice di bene, e questo lo potrai notare nelle parole pronunziate dalla Vergine Maria: Egli ha guardato l’umiltà della sua serva (Cf Lc 1,48), alle quali fanno eco quelle del salmista: Egli che guarda la terra e la fa sussultare (Sal 103,32).

Martedì, 09 Agosto 2022 06:43

Necrologio OMD Italo Petrongelli

8 agosto 2022

 

Il P. Generale Antonio Luigi Piccolo il suo Consiglio

e i Confratelli dell'Ordine della Madre di Dio

si uniscono al dolore di P. Tommaso Petrongelli OMD

per la morte del fratello

Italo Petrongelli

di anni 87

Assicurando preghiere di suffragio 

invocano Dio Padre ricco di misericordia

perché  conceda a Italo il premio della vita eterna

e dia conforto ai suoi familiari

 

I funerali saranno celebrati a Chicago

8 agosto 2022


Il Padre Generale Antonio Luigi Piccolo, il suo Consiglio e i Confratelli dell'Ordine si uniscono al dolore di

P. Rosario Piazzolla OMD, per la perdita della cara mamma

Carmela Panzuto ved. Piazzolla

Madrina e Affiliata all'Ordine

Affidiamo Carmela al Signore alla Madre di Dio e a San Giovanni Leonardi.

Grati per il generoso suo servizio all'Ordine e alla Chiesa

I funerali saranno celebrati martedì 9 agosto ore 16.00 nella Chiesa parrocchiale

della Beata Vergine del Rosario in San Ferdinando di Puglia

 

 

Una riforma dei cuori nel nome di Maria, diede origine alla Congregazione mariana delle Nevi a Lucca. L’uso delle Congregazioni mariane nate nell’ambiente formativo della Compagnia di Gesù durante la seconda metà del XVI secolo, ispirò forme di aggregazione giovanile anche nelle nuove istituzioni sorte nel tempo della Riforma, come i Chierici Regolari della Madre di Dio fondati a Lucca da San Giovanni Leonardi (1574). Ancora oggi nella Chiesa di Santa Maria Corteorlandini a Lucca, Casa madre dell’Ordine, si conserva la Cappella detta delle Nevi; luogo dove generazioni di giovani guidati dai chierici leonardini, diedero forma evangelica alla loro vocazione umana e cristiana. Molti di loro furono a servizio della Chiesa e dello Stato, alimentando la vita religiosa del tempo e la cultura. Tra gli ultimi appartenenti alla congregazione mariana lucchese vi fu il grande compositore Giacomo Puccini. La pala d’altare presso la Cappella delle Nevi, celebra la Madonna di Santa Maria Maggiore, Santa Maria della Neve, la cui memoria liturgica il 5 agosto, ricorda la prodigiosa nevicata sull’esquilino all’origine della Basilica liberiana a Roma. Una significativa scritta campeggia sull’altare della cappella lucchese: Ut eius nive dealbemur una sorta di programma spirituale che avrebbe guidato i congregati, chiamati a  rivestirsi del niveo candore del Figlio di Maria. L’assunzione della forma di Cristo, l’unico necessario, fu per il Leonardi il perno su cui riferire tutto il processo di una riforma ecclesiale dal sapore evangelico. Le origini della Congregazione mariana lucchese le troviamo proprio nel Santo Fondatore. Afferma lo storico e biografo Carloantonio Erra (XVIII sec.) che il Santo mise: “Tutte le diligenze per l’aiuto spirituale della Congregazione”; ed inoltre: “Affinché avessero luogo capace per farvi le loro religiose adunanze, fece fabbricare due oratori i quali…da lui medesimo con i consueti riti della Chiesa furono dedicati”. Tuttavia, l’istituzione fu animata dai primi compagni del Leonardi. Il Venerabile Cesare Franciotti, che ne scrisse le Regole; e il Beato Pietro Casani, passato in seguito agli Scolopi, ne fu il primo istitutore  e la guida spirituale più autorevole. E’ ancora lo storico Erra a riferire nella sua Cronaca (XVIII sec.) degli inizi della Congregazione mariana lucchese: “Il P. Pietro Casani esperto devotissimo della gran Madre di Dio, e considerando i gran vantaggi spirituali che si sarebbero potuti ritrarre da una Congregazione nella quale convenissero giovanetti, e vi si esercitassero in atti di pietà e di Religione, nel mese di luglio dell’anno 1604, nella nostra casa di Lucca, diede principio a sì degna opera, dedicandola alla Madonna della Neve”. Erra motiva il raduno sotto la protezione della Vergine Maria, affinché i congregati:  “Avessero da avanzarsi sempre più nella purità del cuore, e nell’ innocenza dei costumi, doti tanto proprie della più tenera gioventù”. L’edificazione di due oratori ed in seguito di un terzo, fu necessaria per il fatto che: “Essendo cresciuti in gran numero, si divisero i grandi dai piccoli, e se ne formarono due Congregazioni nell’ anno 1609; e radunandosi in distinti Oratori, ai grandi presiedeva lo stesso P. Casani, e ai piccoli il P. Baldassare Guinigi. Successivamente si smembrarono in tre Congregazioni, per i piccoli, per i mezzani e per i più avanzati”. Erra scrivendo quasi centocinquant’anni dopo la fondazione dell’istituto mariano, riferisce a mo’ di elogio che: “Queste Congregazioni sono poi state come il Seminario, d’ onde sono usciti molti soggetti di valore e di merito, che con la loro Dottrina e pietà hanno illustrato non solo la nostra Congregazione, ma molte altre Religioni”. Il modello della Congregazione mariana delle Nevi, come accadde per quella dei gesuiti, si diffuse nelle comunità leonardine, dando origine a forme creative. Nell’anno 1613 P. Domenico Spinetti ripropose la formula lucchese nella Chiesa di Santa Maria in Portico a Roma. Su consiglio del P. Bernardini Rettore Generale, chiese l’unione con quella lucchese per poter partecipare dei “privilegi e indulgenze” concesse a questa dalla Sede apostolica. Nel 1625 la Congregazione fu istituita nella vicina chiesa di Campitelli sede del teologato. Fu il P. Dario Castiglioncelli a scrivere tre libri di regole: sia quelle Comuni, sia quelle per gli Ufficiali di Congregazione. Tali Regole, furono riviste ed approvate dal Generale P. Domenico Tucci. Lo storico Erra riferisce nella Cronaca che: “Chi voleva entrare in questa Congregazione doveva prima, per sei giorni festivi, intervenire all’ Oratorio, confessandosi e comunicandosi, con fare gli altri esercizi di pietà che vi si praticavano. Questa era una prova e primo noviziato; dopo il quale, ascrivendosi in Congregazione, entravano nel secondo noviziato che abilitava a una specie di Professione con stabilirsi nel numero degli altri Fratelli”. Particolare cura avevano i congregati romani nel celebrare la Festa della Madonna delle Nevi e del santo Natale. Per tali solennità venivano eseguiti mottetti in musica e recitati poemi sui misteri di Maria e del Verbo incarnato. Nascono da queste esperienze  le Accademie. Nel 1632 su richiesta di alcuni congregati al P. Ippolito Marracci, le riunioni romane divennero più frequenti e diedero origine all’ “Accademia degli infecondi”, detta anche “Nevosa” o degli “imperfetti”. Tale istituzione ebbe il plauso del Papa Innocenzo X . Ricorda Erra: “Quei Fratelli univano meravigliosamente le lettere alla pietà”. Tra gli accademici della Congregazione delle Nevi di Campitelli vi presero parte numerosi cardinali tra cui Benedetto Odescalchi futuro Innocenzo XI. La ricca produzione letteraria nata appunto dall’unione della “pietà e delle lettere” diede origine verso la seconda metà del XVII secolo ad una delle aggregazioni più rinomate in campo letterario: l’Arcadia, circolo umanistico che preservò l’arte dell’oratoria e della poesia.

Sabato, 30 Luglio 2022 09:41

Diciottesima Domenica del Tempo Ordinario

San Giovanni Leonardi. Sermone sull’onore dovuto ai genitori (C. 244).

Nel precetto onora il Padre e la madre non s’intende solo l’onore che si deve ai genitori. ma anche agli altri superiori, e al contempo la cura che i superiori devono avere verso i sudditi. 

Occorre essere soggetti ai superiori come ai propri padri, perché ognuno sia conservato nel proprio stato. Ciò si dimostra dal fatto che i principi e tutori sono come dei padri e ad essi si deve amore, obbedienza e riconoscenza.

Oh quanto agisce male chi trasgredisce con portare odio o non obbedisce e straparli o mormora! Guarda bene che nella trasgressione di questo precetto possono cadere sia i sudditi che i superiori.

Papa Francesco ha ricevuto giovedì 14 luglio i partecipanti al 112 Capitolo Generale dell’Ordine della Madre di

“Desidero prima di tutto – ha esordito Francesco - dirvi la gratitudine della Chiesa per la testimonianza che date come consacrati e per l’attività apostolica che portate avanti là dove siete presenti”.

Lo stop agli incontri in presenza seguito alla pandemia – ha aggiunto – “dovrebbe anche aiutare a non dare per scontato il fatto di potersi incontrare, di confrontarsi guardandosi negli occhi, e soprattutto di pregare insieme, di ascoltare insieme la Parola e condividere l’Eucaristia”.

 “Il Capitolo – ha ricordato ancora il Papa - è il momento del discernimento comunitario. Non è dare idee, no, è discernere, con un discernimento comunitario: con l’aiuto dello Spirito Santo si cerca di vedere se e in che misura siamo stati fedeli al carisma, in che cosa lo Spirito ci spinge ad andare avanti e che cosa invece ci chiede di cambiare. Se non c’è lo Spirito in un Capitolo, chiudete le porte e tornate in casa! Dev’essere quasi il protagonista di un Capitolo. Questa è una delle esperienze più belle e più fortemente ecclesiali che ci è dato di fare: mettersi insieme in ascolto dello Spirito presentandogli le situazioni concrete, le questioni, i problemi”.

Nel discernimento – ha ribadito il Pontefice – è fondamentale “il criterio dell’evangelizzazione. Sappiamo che per loro natura i carismi sono differenti e che sempre lo Spirito Santo li crea e li distribuisce con fantasia e varietà. Ma una cosa è certa: i carismi, come insegna San Paolo, sono tutti per l’edificazione della Chiesa, e poiché la Chiesa non è fine a sé stessa ma il suo fine è evangelizzare, ne consegue che ogni carisma, nessuno escluso, può e deve cooperare all’evangelizzazione. La vocazione della Chiesa è evangelizzare, la gioia della Chiesa è evangelizzare”.

 “In quanto religiosi – ha detto ancora Papa Francesco - voi siete chiamati a evangelizzare, oltre che sul piano personale, come ogni battezzato, anche in forma comunitaria, con la vita fraterna. Questa è la via maestra per mostrare l’appartenenza a Cristo, è nel crogiolo delle relazioni, che viene vagliato il nostro cuore e che, con l’impegno di ciascuno, può prendere forma una bella testimonianza di fratelli. Non una cosa sdolcinata, non una concordia di facciata” ma “una fraternità libera, con il gusto delle diversità e nella ricerca di un’armonia sempre più evangelica”. (Aci)

pdfFRANCESCO_Discorso_a_112_Capitolo_Generale_OMD_.pdf231.42 KB

pdfFRANCESCO_Address_to_the_112_General_Chapters_OMD.pdf155.82 KB

pdfFRANCESCO_Discurso_al_112_Capitulos_Generales_OMD.pdf156.23 KB

 

Quando pregate dite: Padre Lc 11,2

San Giovanni Leonardi. Dal sermone (C. 254)

Gli occhi del Signore sui giusti (Sal 33,15). Questa provvidenza è così grande che se appunto Dio li  ritira da noi cadremmo a terra come dei bambini che non sanno camminare. Essi sono ritti, quando sono custoditi dalla madre, ma una volta che questa li lascia andare da soli si precipitano, e così Dio nei nostri confronti.

Accade anche che colui il quale vuole far rappresentare la sua immagine in uno specchio, questo sguardo ci fa stare rivolti a Dio.

Così come quando uno vuole vedere la sua immagine, occorre che guardi nello specchio. In effetti, noi non possiamo guardarci da soli, solamente in Dio possiamo ammirare la nostra immagine.

Pertanto occorre  accettare che fra la nostra visione e quella di Dio c’è molta differenza. Da parte nostra siamo portati a vedere bassezze o varie cose per conoscenza.

La visione di Dio è produttrice di bene, e questo lo potrai notare nelle parole pronunziate dalla Vergine Maria: Egli ha guardato l’umiltà della sua serva (Cf Lc 1,48)

Quanto i partecipanti al 112° Capitolo Generale dei Chierici Regolari della Madre di Dio hanno riflettuto nell’ascolto comune e nel discernimento, è contenuto nel testo del “Documento Finale”. Cinquanta punti, nei quali il dono del carisma offerto alla famiglia leonardina, si riaccende perché possa fare strada nei prossimi anni. Il testo si apre con una lettera del Fondatore scritta il 16 settembre del 1603, nella quale egli stesso definisce la Congregazione una “piccola barchetta” chiamata ad attraversare: “tante e così continue avversità”. E si chiude con le parole rivolte da Papa Francesco durante l’udienza ai capitolari il 14 luglio 2022, con le quali il pontefice ribadisce: “il criterio dell’evangelizzazione”, per cui tutta la Chiesa ritrova la sua “vocazione” e la sua “gioia”. Nel cercare gli “interessi di Cristo” la famiglia leonardina in questi anni, investirà i suoi sforzi formativi creando “comunità coese, capaci di vera comunione e testimonianza”. Tra gli strumenti che le comunità metteranno in atto, vi sarà quello dell’ “Ascolto”, con il quale “aprire non solo gli orecchi, ma il cuore. La vita dell’Ordine si avvarrà anche di quegli strumenti “sinodali” che esigono una vera e propria “conversione pastorale”, la quale aiuterà il passaggio dallo sforzo personale al lavoro comunitario, figlio di vere e proprie “comunità apostoliche”, dove “il successo dell’impegno apostolico sarà legato alla qualità della vita comunitaria”. Dal punto di vista strutturale il Capitolo ha fatto discernimento perché sia avviata  una “Commissione speciale” che studi la forma della “Provincia”, come rafforzamento della comunione e non dell’autonomia. Così, anche il chiarimento di alcuni servizi di comunione e di governo nello “Statuto di Delegazione”, ormai segnato dal valore imprescindibile dell’interculturalità. Infine, uno spazio è riservato nel documento alla forza carismatica della “Formazione permanente” con lo strumento della Ratio formationis che terrà presenti nella sua necessaria riformulazione, le recenti direttive della Santa Sede.

 

Documento_Finale_112_Capitolo_Generale_OMD.pdf

Final_Document_G.C._112.pdf

112_CG_DOC_FINAL_ES.pdf

Giovedì, 21 Luglio 2022 17:01

Il nuovo Consiglio Generale OMD

Il 112° Capitolo Generale ha eletto il nuovo Consiglio che affiancherà il Rettore Generale P. Luigi Piccolo fino a giugno 2028. I consigliere sono. P. Davide Carbonaro I Assistente e Vicario Generale; P. Kenneth Ani II Assistente, P. Rafael Pereira Barbato III Assistente e Segretario Generale; P. Antony Francis IV Assistente. La nuova squadra di governo OMD riflette la crescita che la famiglia leonardina sta sviluppando nei continenti dove il Signore chiama a seminare la forza e la bellezza del suo Vangelo: L’Europa, l’Africa, l’America Latina, l’Asia. A quasi quattrocento cinquanta anni dalla fondazione, l’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, vede realizzato il sogno del Fondatore: “Il mirare lontano”, da intendere non solo in termini spaziali, né di conquista, ma evangelici. La risposta all’appello che Gesù affida agli Apostoli, di essere suoi testimoni fino ai confini della terra.  Ecco perché il motto che ha guidato le giornate del 112° Capitolo Generale, è stato racchiuso nell’esortazione del Fondatore ai suoi figli di ieri e di oggi: “Siate  uomini pronti ed apostolici”.

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