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8 agosto 2022


Il Padre Generale Antonio Luigi Piccolo, il suo Consiglio e i Confratelli dell'Ordine si uniscono al dolore di

P. Rosario Piazzolla OMD, per la perdita della cara mamma

Carmela Panzuto ved. Piazzolla

Madrina e Affiliata all'Ordine

Affidiamo Carmela al Signore alla Madre di Dio e a San Giovanni Leonardi.

Grati per il generoso suo servizio all'Ordine e alla Chiesa

I funerali saranno celebrati martedì 9 agosto ore 16.00 nella Chiesa parrocchiale

della Beata Vergine del Rosario in San Ferdinando di Puglia

 

 

Una riforma dei cuori nel nome di Maria, diede origine alla Congregazione mariana delle Nevi a Lucca. L’uso delle Congregazioni mariane nate nell’ambiente formativo della Compagnia di Gesù durante la seconda metà del XVI secolo, ispirò forme di aggregazione giovanile anche nelle nuove istituzioni sorte nel tempo della Riforma, come i Chierici Regolari della Madre di Dio fondati a Lucca da San Giovanni Leonardi (1574). Ancora oggi nella Chiesa di Santa Maria Corteorlandini a Lucca, Casa madre dell’Ordine, si conserva la Cappella detta delle Nevi; luogo dove generazioni di giovani guidati dai chierici leonardini, diedero forma evangelica alla loro vocazione umana e cristiana. Molti di loro furono a servizio della Chiesa e dello Stato, alimentando la vita religiosa del tempo e la cultura. Tra gli ultimi appartenenti alla congregazione mariana lucchese vi fu il grande compositore Giacomo Puccini. La pala d’altare presso la Cappella delle Nevi, celebra la Madonna di Santa Maria Maggiore, Santa Maria della Neve, la cui memoria liturgica il 5 agosto, ricorda la prodigiosa nevicata sull’esquilino all’origine della Basilica liberiana a Roma. Una significativa scritta campeggia sull’altare della cappella lucchese: Ut eius nive dealbemur una sorta di programma spirituale che avrebbe guidato i congregati, chiamati a  rivestirsi del niveo candore del Figlio di Maria. L’assunzione della forma di Cristo, l’unico necessario, fu per il Leonardi il perno su cui riferire tutto il processo di una riforma ecclesiale dal sapore evangelico. Le origini della Congregazione mariana lucchese le troviamo proprio nel Santo Fondatore. Afferma lo storico e biografo Carloantonio Erra (XVIII sec.) che il Santo mise: “Tutte le diligenze per l’aiuto spirituale della Congregazione”; ed inoltre: “Affinché avessero luogo capace per farvi le loro religiose adunanze, fece fabbricare due oratori i quali…da lui medesimo con i consueti riti della Chiesa furono dedicati”. Tuttavia, l’istituzione fu animata dai primi compagni del Leonardi. Il Venerabile Cesare Franciotti, che ne scrisse le Regole; e il Beato Pietro Casani, passato in seguito agli Scolopi, ne fu il primo istitutore  e la guida spirituale più autorevole. E’ ancora lo storico Erra a riferire nella sua Cronaca (XVIII sec.) degli inizi della Congregazione mariana lucchese: “Il P. Pietro Casani esperto devotissimo della gran Madre di Dio, e considerando i gran vantaggi spirituali che si sarebbero potuti ritrarre da una Congregazione nella quale convenissero giovanetti, e vi si esercitassero in atti di pietà e di Religione, nel mese di luglio dell’anno 1604, nella nostra casa di Lucca, diede principio a sì degna opera, dedicandola alla Madonna della Neve”. Erra motiva il raduno sotto la protezione della Vergine Maria, affinché i congregati:  “Avessero da avanzarsi sempre più nella purità del cuore, e nell’ innocenza dei costumi, doti tanto proprie della più tenera gioventù”. L’edificazione di due oratori ed in seguito di un terzo, fu necessaria per il fatto che: “Essendo cresciuti in gran numero, si divisero i grandi dai piccoli, e se ne formarono due Congregazioni nell’ anno 1609; e radunandosi in distinti Oratori, ai grandi presiedeva lo stesso P. Casani, e ai piccoli il P. Baldassare Guinigi. Successivamente si smembrarono in tre Congregazioni, per i piccoli, per i mezzani e per i più avanzati”. Erra scrivendo quasi centocinquant’anni dopo la fondazione dell’istituto mariano, riferisce a mo’ di elogio che: “Queste Congregazioni sono poi state come il Seminario, d’ onde sono usciti molti soggetti di valore e di merito, che con la loro Dottrina e pietà hanno illustrato non solo la nostra Congregazione, ma molte altre Religioni”. Il modello della Congregazione mariana delle Nevi, come accadde per quella dei gesuiti, si diffuse nelle comunità leonardine, dando origine a forme creative. Nell’anno 1613 P. Domenico Spinetti ripropose la formula lucchese nella Chiesa di Santa Maria in Portico a Roma. Su consiglio del P. Bernardini Rettore Generale, chiese l’unione con quella lucchese per poter partecipare dei “privilegi e indulgenze” concesse a questa dalla Sede apostolica. Nel 1625 la Congregazione fu istituita nella vicina chiesa di Campitelli sede del teologato. Fu il P. Dario Castiglioncelli a scrivere tre libri di regole: sia quelle Comuni, sia quelle per gli Ufficiali di Congregazione. Tali Regole, furono riviste ed approvate dal Generale P. Domenico Tucci. Lo storico Erra riferisce nella Cronaca che: “Chi voleva entrare in questa Congregazione doveva prima, per sei giorni festivi, intervenire all’ Oratorio, confessandosi e comunicandosi, con fare gli altri esercizi di pietà che vi si praticavano. Questa era una prova e primo noviziato; dopo il quale, ascrivendosi in Congregazione, entravano nel secondo noviziato che abilitava a una specie di Professione con stabilirsi nel numero degli altri Fratelli”. Particolare cura avevano i congregati romani nel celebrare la Festa della Madonna delle Nevi e del santo Natale. Per tali solennità venivano eseguiti mottetti in musica e recitati poemi sui misteri di Maria e del Verbo incarnato. Nascono da queste esperienze  le Accademie. Nel 1632 su richiesta di alcuni congregati al P. Ippolito Marracci, le riunioni romane divennero più frequenti e diedero origine all’ “Accademia degli infecondi”, detta anche “Nevosa” o degli “imperfetti”. Tale istituzione ebbe il plauso del Papa Innocenzo X . Ricorda Erra: “Quei Fratelli univano meravigliosamente le lettere alla pietà”. Tra gli accademici della Congregazione delle Nevi di Campitelli vi presero parte numerosi cardinali tra cui Benedetto Odescalchi futuro Innocenzo XI. La ricca produzione letteraria nata appunto dall’unione della “pietà e delle lettere” diede origine verso la seconda metà del XVII secolo ad una delle aggregazioni più rinomate in campo letterario: l’Arcadia, circolo umanistico che preservò l’arte dell’oratoria e della poesia.

Sabato, 30 Luglio 2022 09:41

Diciottesima Domenica del Tempo Ordinario

San Giovanni Leonardi. Sermone sull’onore dovuto ai genitori (C. 244).

Nel precetto onora il Padre e la madre non s’intende solo l’onore che si deve ai genitori. ma anche agli altri superiori, e al contempo la cura che i superiori devono avere verso i sudditi. 

Occorre essere soggetti ai superiori come ai propri padri, perché ognuno sia conservato nel proprio stato. Ciò si dimostra dal fatto che i principi e tutori sono come dei padri e ad essi si deve amore, obbedienza e riconoscenza.

Oh quanto agisce male chi trasgredisce con portare odio o non obbedisce e straparli o mormora! Guarda bene che nella trasgressione di questo precetto possono cadere sia i sudditi che i superiori.

Papa Francesco ha ricevuto giovedì 14 luglio i partecipanti al 112 Capitolo Generale dell’Ordine della Madre di

“Desidero prima di tutto – ha esordito Francesco - dirvi la gratitudine della Chiesa per la testimonianza che date come consacrati e per l’attività apostolica che portate avanti là dove siete presenti”.

Lo stop agli incontri in presenza seguito alla pandemia – ha aggiunto – “dovrebbe anche aiutare a non dare per scontato il fatto di potersi incontrare, di confrontarsi guardandosi negli occhi, e soprattutto di pregare insieme, di ascoltare insieme la Parola e condividere l’Eucaristia”.

 “Il Capitolo – ha ricordato ancora il Papa - è il momento del discernimento comunitario. Non è dare idee, no, è discernere, con un discernimento comunitario: con l’aiuto dello Spirito Santo si cerca di vedere se e in che misura siamo stati fedeli al carisma, in che cosa lo Spirito ci spinge ad andare avanti e che cosa invece ci chiede di cambiare. Se non c’è lo Spirito in un Capitolo, chiudete le porte e tornate in casa! Dev’essere quasi il protagonista di un Capitolo. Questa è una delle esperienze più belle e più fortemente ecclesiali che ci è dato di fare: mettersi insieme in ascolto dello Spirito presentandogli le situazioni concrete, le questioni, i problemi”.

Nel discernimento – ha ribadito il Pontefice – è fondamentale “il criterio dell’evangelizzazione. Sappiamo che per loro natura i carismi sono differenti e che sempre lo Spirito Santo li crea e li distribuisce con fantasia e varietà. Ma una cosa è certa: i carismi, come insegna San Paolo, sono tutti per l’edificazione della Chiesa, e poiché la Chiesa non è fine a sé stessa ma il suo fine è evangelizzare, ne consegue che ogni carisma, nessuno escluso, può e deve cooperare all’evangelizzazione. La vocazione della Chiesa è evangelizzare, la gioia della Chiesa è evangelizzare”.

 “In quanto religiosi – ha detto ancora Papa Francesco - voi siete chiamati a evangelizzare, oltre che sul piano personale, come ogni battezzato, anche in forma comunitaria, con la vita fraterna. Questa è la via maestra per mostrare l’appartenenza a Cristo, è nel crogiolo delle relazioni, che viene vagliato il nostro cuore e che, con l’impegno di ciascuno, può prendere forma una bella testimonianza di fratelli. Non una cosa sdolcinata, non una concordia di facciata” ma “una fraternità libera, con il gusto delle diversità e nella ricerca di un’armonia sempre più evangelica”. (Aci)

pdfFRANCESCO_Discorso_a_112_Capitolo_Generale_OMD_.pdf231.42 KB

pdfFRANCESCO_Address_to_the_112_General_Chapters_OMD.pdf155.82 KB

pdfFRANCESCO_Discurso_al_112_Capitulos_Generales_OMD.pdf156.23 KB

 

Quando pregate dite: Padre Lc 11,2

San Giovanni Leonardi. Dal sermone (C. 254)

Gli occhi del Signore sui giusti (Sal 33,15). Questa provvidenza è così grande che se appunto Dio li  ritira da noi cadremmo a terra come dei bambini che non sanno camminare. Essi sono ritti, quando sono custoditi dalla madre, ma una volta che questa li lascia andare da soli si precipitano, e così Dio nei nostri confronti.

Accade anche che colui il quale vuole far rappresentare la sua immagine in uno specchio, questo sguardo ci fa stare rivolti a Dio.

Così come quando uno vuole vedere la sua immagine, occorre che guardi nello specchio. In effetti, noi non possiamo guardarci da soli, solamente in Dio possiamo ammirare la nostra immagine.

Pertanto occorre  accettare che fra la nostra visione e quella di Dio c’è molta differenza. Da parte nostra siamo portati a vedere bassezze o varie cose per conoscenza.

La visione di Dio è produttrice di bene, e questo lo potrai notare nelle parole pronunziate dalla Vergine Maria: Egli ha guardato l’umiltà della sua serva (Cf Lc 1,48)

Quanto i partecipanti al 112° Capitolo Generale dei Chierici Regolari della Madre di Dio hanno riflettuto nell’ascolto comune e nel discernimento, è contenuto nel testo del “Documento Finale”. Cinquanta punti, nei quali il dono del carisma offerto alla famiglia leonardina, si riaccende perché possa fare strada nei prossimi anni. Il testo si apre con una lettera del Fondatore scritta il 16 settembre del 1603, nella quale egli stesso definisce la Congregazione una “piccola barchetta” chiamata ad attraversare: “tante e così continue avversità”. E si chiude con le parole rivolte da Papa Francesco durante l’udienza ai capitolari il 14 luglio 2022, con le quali il pontefice ribadisce: “il criterio dell’evangelizzazione”, per cui tutta la Chiesa ritrova la sua “vocazione” e la sua “gioia”. Nel cercare gli “interessi di Cristo” la famiglia leonardina in questi anni, investirà i suoi sforzi formativi creando “comunità coese, capaci di vera comunione e testimonianza”. Tra gli strumenti che le comunità metteranno in atto, vi sarà quello dell’ “Ascolto”, con il quale “aprire non solo gli orecchi, ma il cuore. La vita dell’Ordine si avvarrà anche di quegli strumenti “sinodali” che esigono una vera e propria “conversione pastorale”, la quale aiuterà il passaggio dallo sforzo personale al lavoro comunitario, figlio di vere e proprie “comunità apostoliche”, dove “il successo dell’impegno apostolico sarà legato alla qualità della vita comunitaria”. Dal punto di vista strutturale il Capitolo ha fatto discernimento perché sia avviata  una “Commissione speciale” che studi la forma della “Provincia”, come rafforzamento della comunione e non dell’autonomia. Così, anche il chiarimento di alcuni servizi di comunione e di governo nello “Statuto di Delegazione”, ormai segnato dal valore imprescindibile dell’interculturalità. Infine, uno spazio è riservato nel documento alla forza carismatica della “Formazione permanente” con lo strumento della Ratio formationis che terrà presenti nella sua necessaria riformulazione, le recenti direttive della Santa Sede.

 

Documento_Finale_112_Capitolo_Generale_OMD.pdf

Final_Document_G.C._112.pdf

112_CG_DOC_FINAL_ES.pdf

Giovedì, 21 Luglio 2022 17:01

Il nuovo Consiglio Generale OMD

Il 112° Capitolo Generale ha eletto il nuovo Consiglio che affiancherà il Rettore Generale P. Luigi Piccolo fino a giugno 2028. I consigliere sono. P. Davide Carbonaro I Assistente e Vicario Generale; P. Kenneth Ani II Assistente, P. Rafael Pereira Barbato III Assistente e Segretario Generale; P. Antony Francis IV Assistente. La nuova squadra di governo OMD riflette la crescita che la famiglia leonardina sta sviluppando nei continenti dove il Signore chiama a seminare la forza e la bellezza del suo Vangelo: L’Europa, l’Africa, l’America Latina, l’Asia. A quasi quattrocento cinquanta anni dalla fondazione, l’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, vede realizzato il sogno del Fondatore: “Il mirare lontano”, da intendere non solo in termini spaziali, né di conquista, ma evangelici. La risposta all’appello che Gesù affida agli Apostoli, di essere suoi testimoni fino ai confini della terra.  Ecco perché il motto che ha guidato le giornate del 112° Capitolo Generale, è stato racchiuso nell’esortazione del Fondatore ai suoi figli di ieri e di oggi: “Siate  uomini pronti ed apostolici”.

Ieri, 17 luglio 2022, festa dell'apparizione di Santa Maria in Portico in Campitelli, si è chiuso il 112° Capitolo Generale con la Messa solenne presieduta dal neo Padre Generale dell'Ordine p. Luigi Piccolo

Padre Luigi Piccolo, nato a Gallipoli il 15 maggio 1969, riceve il battesimo come Antonio Luigi nella sua città, Gallipoli. Frequenta lì le scuole sino al Liceo e si laurea in Scienze Economiche e Bancarie nell’Ateneo Lupiense. Consegue l’abilitazione come Dottore commercialista e si iscrive al Master in Revisione Aziendale presso la LUISS, a Roma.

Qui inizia un’intensa frequentazione della Comunità dei Chierici Regolari della Madre di Dio (o più comunemente Ordine della Madre di Dio) in Campitelli e al suo rientro a Gallipoli svolge il servizio civile presso CTM (Cooperazione nei Territori del Mondo) e matura il suo discernimento vocazionale nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, affidata sempre ai Leonardini.

Presenta domanda di postulato presso la Comunità OMD di Napoli dove compie gli studi presso la Pontifica Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale sez. San Luigi. Studia Sacramentaria al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo a Roma e Scienze Umane nella Vita Consacrata presso Edi.S.I. a Genova.

Professo solenne dal 22 ottobre 2006, viene ordinato il 7 luglio 2007. Formatore e rettore in Napoli, formatore, rettore e vicario nella Comunità B.V. Maria del SS. Rosario in San Ferdinando di Puglia. Ha ricoperto inoltre l’incarico di Amministratore del OMD. È stato eletto 34° Rettore generale OMD il 14 luglio 2022.

«La vita cristiana è vocazione. Padre Luigi, figlio della nostra Chiesa, è nuovamente chiamato a vivere il “ministero” in modo nuovo e in un “campo grande” quanto il mondo. – così interviene il vescovo di Nardò-Gallipoli Mons. Fernando Filograna. – Ora si pone al servizio dell’intero Ordine della Madre di Dio, ma certamente lo farà forte di Cristo, delle sue radici e della sua poliedrica formazione. Sentiamoci sempre a lui vicino e preghiamo. A nome mio, dell’intero presbiterio diocesano e della comunità ecclesiale di Nardò-Gallipoli gli porgo gli auguri dal profondo del cuore per un ministero foriero di evangelica grazia per i padri “leonardini” e la Chiesa tutta, affidandolo all’intercessione di Maria che oggi veneriamo “Flos Carmeli».

 

 

Davvero una giornata particolare, questo 14 luglio 2022, per l’Ordine della Madre di Dio. Dopo tanti anni, il Capitolo Generale, composto da 25 membri, è stato ricevuto da Papa Francesco in udienza privata. Anzi, non del tutto privata, ma insieme ad altri due Capitoli Generali: quello dei Basiliani e dei Preti della missione di San Vincenzo de Paoli. Il P. Generale, in carica fino a oggi, ha presentato l’Ordine con un breve testo (qui pubblicato). Ad esso il Santo Padre ha risposto unendo evidentemente i tre Capitoli in una sola risposta, ma puntualizzando per ognuno secondo il proprio carisma. 

Questa era solo la prima metà della giornata. La seconda non è stata meno esaltante. Infatti verso le 21.00 è stato diffuso il nome del nuovo Rettore Generale, si tratta di P. Antonio Luigi Piccolo, eletto al primo scrutinio. Sono seguite le preghiere di ringraziamento, i giuramenti di fedeltà, il credo. Tutte quelle norme stabilite dal nostro rituale e dalla tradizione. Il P. Luigi, come siamo abituati a chiamarlo, che ha 52 anni, è sacerdote da 15 anni, e per molti anni è stato impegnato in ambito formativo, oltreché in quello pastorale.

Nei prossimi giorni speriamo di ottenere la sua prima intervista. Per ora ci limitiamo a fargli tanti auguri per il nuovo impegnativo incarico. Tutto l’Ordine, e non solo, si attende una ventata di gioventù e collaborazione più intensa da parte delle quattro Delegazioni.

 

 

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