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Lunedì, 22 Febbraio 2016 11:38

Marianizzare i figli di San Giovanni Leonardi

marinaizzare"Guardiamo alla roccia da cui siamo stati tratti(Is, 51,1), Padri e fratelli carissimi, cioè a Giovanni Leonardi, fondatore della nostra congregazione sforzandoci, ad imitazione di cosi grande Padre, di amare, venerare, pregare con tutto il cuore la Vergine Maria Madre di Dio".

Questo invito che il P. Ippolito Marracci, il grande apologeta dell'Immacolata Concezione di Maria rivolgeva tre secoli fa ai suoi confratelli esortandoli alla riscoperta della devozione mariana di San Giovanni Leonardi, risuona oggi per noi, figli spirituali del Santo, alla vigilia di un Capitolo Generale, in tutta la sua gioiosa e pressante urgenza. la riscoperta quasi casuale di questo testo bellissimo del Marrracci è un forte invito per noi a ritornare alle sorgenti della nostra spiritualità mariana: "ad patram unde excisumus", alla cava da cui siamo stati intagliati, secondo la forte espressione di Is. 51,1, utilizzata da Marracci. ciò significa andare alle radici del nostro carisma, riscoprendo le "fondamenta mariana" che il Leonardi pose come base sicura per ogni successiva costruzione, perché il nostro Santo, secondo la suggestiva espressione del suo primo biografo"gittò la Beata Vergine nei fondamenti della sua cara benché minima Congregazione".

Ecco perché come ricordano le nostre Costituzioni: "il nome che noi portiamo'della Madre di Dio' è un impegno di fede e di azione mariana, la devozione alla Madonna deve costituire il nostro distintivo nella vita privata ed apostolica" (Cost. 70).

La sua presenza ecclesiale è quella di Madre che coopera alla generazione mistica della Chiesa, ancella che si mette a completo servizio della comunità nascente. Ecco perché la Chiesa ha in Maria il suo modello il suo "tipo", come afferma esplicitamente il Concilio. Maria è il "Vangelo vivente" del ristoro e tale è rimasta per chi vuole conoscere Gesù più intimamente e più attivamente operare per Lui nell'ordine della Fede, della Speranza e della Carità (LG 63).

E' in questo quadro ecclesiale che va vista la sorgente copiosa della spiritualità mariana di San Giovanni Leonardi. Se Maria occupa un posto cosi importante ed unico nella Chiesa, anzi di più, se Maria è il modello stesso di essere Chiesa, come pensare di poter prescindere dalla sua esemplarità, come fare a meno di invocarla teneramente, come non modellare la propria santità sulla sua? proprio per questo parliamo di un "vissuto mariano" del nostro Santo e non di una particolare esposizione della mariologia del suo pensiero, perché la sua devozione non è speculativa ma esistenziale, tesa cioè a riprodurre nella propria vita gli atteggiamenti che furono propri della Vergine di Nazareth.

Questo ambio percorso del "vissuto mariano" di S. Giovanni Leonardi ha radici molto lontane nella sua spiritualità e si identifica a tal punto  con il carisma che il Marracci, nella già citata lettera, afferma: "arse di un amore cosi grande verso la B. V. Maria da sembrare di essere stato inviato da Dio principalmente per il suo culto e per rinnovarne ed accrescerne la devozione". Cosi ci sostenga e ci accompagni il patrocino della Vergine Maria Assunta in cielo, segno di sicura speranza e di consolazione per il pellegrinate popolo di Dio, l'intercessione del nostro pare Fondatore san Giovanni Leonardi e a preghiera di tutte le altre comunità e noi unite dai vincoli di fraternità.

P. Francesco Petrillo
Rettore Generale OMD.
 
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