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san.-GiovUna famiglia che ha avuto la grazia di San. Giovanni Leonardi. il funerale per la Sigra. Lella sarà 17 novembre nella Chiesa di Sacro Cuore di Gesù di Napoli, alle ore 12.00.

Vittorio Lamberti di Napoli sofferente di “osteomielite flemmonosa del femore sinistro” fin dal terzo anno di età. Nel febbraio del 1926  le condizioni si complicarono con infezioni di setticemia e febbri altissime che conducevano il piccolo in stato comatoso. Sgomento per quella situazione il medico di famiglia il Prof. Vitali, chiese aiuto al Prof. De Gaetano primario presso l’università di Napoli, era la sera del 9 febbraio, il giudizio sulla gravità del male era letale. Mentre avvenivano questi fatti, la zia di Vittorio, Ernestina de Cicco, corse all’Altare del Beato Leonardi nella Chiesa di Santa Maria in Portico a Chiaia. Queste furono le sue parole dettate dal dolore e dalla fede: “O beato Giovanni Leonardi mi dovete fare questa grazia che vi chiedo con tutto il cuore e la forza della devozione che vi porto. Se questo bambino deve come conseguenza del male rimanere un infelice, prendetevelo; altrimenti guaritelo completamente e ridonate la pace ai suoi genitori”. La stessa sera del 9 febbraio 1926 alle ore 18,00 dopo il consulto medico si verificò un improvviso e rapidissimo miglioramento, cessò la febbre e il giorno seguente i medici pieni di stupore lo dichiararono guarito.
Pubblicato in 2015
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Napoli-Santa-Maria-in-Portico-Facciata-sec“…in un mondo lacerato da lotte e discordie rendi l’uomo disponibile alla riconciliazione”. Questo è il tema con il quale la comunità parrocchiale di Santa Maria in Portico a Napoli rifletterà attraverso alcuni appuntamenti settimanali nella Catechesi degli Adulti. I cinque nuclei tematici tratteranno della riconciliazione attivando “l’ascolto della Parola”; “l’ascolto della vita”; “l’ascolto del silenzio” e la “condivisione”. I partecipanti rifletteranno su “Riconciliazione è danzare alla vita”; “Riconciliazione è rispettare il creato”; “Riconciliazione è sedere alla stessa mensa”; Riconciliazione è essere creatura nuova in Cristo”; “Riconciliazione è Cristo, morto e risorto”. Il percorso, ha affermato il parroco P. Michele Lopopolo: “Vorrei che diventasse lo sfondo e il ritornello di tutto l’anno pastorale con l’intento di raccogliere le indicazioni offerte dal capitolo generale dell’Ordine della Madre di Dio, per i suoi religiosi e per le comunità parrocchiali loro affidate, sul tema della Riconciliazione con il creato e con gli altri”.

27 gennaio 2012
Pubblicato in 2012
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