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Visualizza articoli per tag: santa maria in portico

Pubblichiamo di seguito i collegamenti agli ariticoli di varie testate giornalistiche che hanno riportato la notizia del XV centenario di Santa Maria in Portico.

 

Articoli in PDF:

In santamariainportico.it:

 

 

Pubblicato in 2024

Mercoldì 17 luglio 2024, il Cardinale Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della C.E.I., ha celebrato la memoria romana di Santa Maria in Portico particolare protettrice della Città, nel 1500° anniversario dell’Apparizione al Papa san Giovanni I e a santa Galla. Insieme a numerosi confratelli e sacerdoti, hanno concelebrato con lui il sig. Cardinale Michael Louis Fitzgerald M.Afr., del Titolo di Santa Maria in Portico, l'Arcivescovo di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo, Mons. Davide Carbonaro O.M.D., Padre Antonio Piccolo, Rettore Generale dell'Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio e il Vicario Generale, Padre Luigi Murra O.M.D., che dal prossimo mese di settembre assumerà l'incarico di Parroco di Campitelli.

Al termine della Celebrazione Eucaristica il segretario generale, p. Rafael Andres Pereira Barbato O.M.D. ha dato lettura della lettera che il Santo Padre Francesco ha voluto rivolgere ai fedeli di Santa Maria in Portico in Campitelli e all'Ordine della Madre di Dio in occasione di questo importante anniversario.

 

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Pubblicato in 2024
Mercoledì, 17 Luglio 2024 12:20

Padre Antonio Piccolo presiede la Supplica

Il Rettore Generale dei Chierici Regolari della Madre di Dio e Amministratore parrocchiale di Campitelli, P. Antonio Piccolo, alle ore 12:00 ha presieduto la Supplica a Santa Maria in Portico, Romanae Portus Securitatis, particolare protettrice della città di Roma nelle pubblice e private avversità.

La preghiera, in questo giorno solenne, ci ricorda che la celeste apparizione dell'immagine della Vergine Maria è segno di sicura speranza, segno che è "apparsa in Cristo la grazia di Dio apportatirice di salvezza".

Maria, Madre della Chiesa, faccia di noi un popolo santo e devoto. 

 

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Pubblicato in 2024

Durante i primi dei Vespri che inaugurano la solennità di Santa Maria in Portico nel 1500° anniversario dall’apparizione,  martedì 16 luglio si è rinnovato l’antico rito dell’ostensione dell’icona di Santa Maria in Portico. Dopo l’antica orazione che ricorda come l’immagine della Madre di Dio è stata “in questo luogo” esaltata dagli Angeli, il Rettore Generale dell'Ordinde dei Chierici Regolari della Madre di Dio, P. Antonio Piccolo ha aperto le quattrocentesche porticine che custodiscono l’icona, rendendola manifesta ai fedeli al suono festante delle campane e dell’organo. Di seguito il canto dei Vespri presieduti da S. E. Mons. Davide Carbonaro, Arcivescovo Metropolita di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo, già parroco di Santa Maria in Portico, e animati dalla Cappella musicale di Campitelli diretta dal M° Vincenzo Di Betta.
Durante la riflessione Mons. Carbonaro ha ricordato 
la gratitudine che dobbiamo alla Madre di Dio, per la predilezione che ha per la Chiesa e per questa nostra città di Roma.

La presenza di Maria ci è significata da una piccola icona, quasi una carezza calda e materna. Fra Mariano da Firenze già nel 1517 definiva questa icona ‘Pietra di Zaffiro nella quale si vede miracolosamente impressa l’immagine della Vergine e di Gesù bambino’. Da secoli il Popolo romano viene qui per scaldarsi al cuore, al focolare della Madre invocando con fede "Santa Maria in Portico, Porto della Romana Sicurezza".

Da Gerusalemme, con Maria, nel cenacolo, a Roma nella casa di Galla, ancora oggi si perpetua il dono della presenza della Madre di Dio, degli Apostoli e della carità di Cristo.

Pubblicato in 2024

"Qui è l’immagine della Madre di Dio apparsa a Galla, mentre timorosa serviva i poveri"

Questo antico verso latino scolpito su pietra fin dal XI secolo, indicava il sacello medievale, oggi scomparso, dove era custodita l’icona di Santa Maria in Portico: “Porto della Romana Sicurezza”. In poche battute, il testo raccoglie, per i pellegrini che si accostavano in devota venerazione, il cuore degli avvenimenti accaduti il 17 luglio del 524, 1500 anni fa. Quelle parole sono ancora oggi la testimonianza di una straordinaria presenza di Maria nella casa di una donna dedita al servizio dei poveri, piena del timore di Dio, che caratterizza la vita dei giusti. L’esercizio della Carità evangelica, è vocazione primordiale che stabilisce il primato della Chiesa di Roma, chiamata appunto, a “presiedere nell’Amore”. Galla in quel momento è la mano caritatevole e accogliente del Pontefice Giovanni I, che confermerà in quella primitiva dimora, la presenza luminosa della Madre di Dio. Il racconto dei fatti, è raccolto in una antica “legenda” trasmessa dalla fede devota di Roma, ma anche custodita in un’antica orazione rivolta a Dio per intercessione di Santa Maria in Portico.

Ecco il testo:

Dio onnipotente ed eterno, tu hai dato a Mosè la legge scritta  con il tuo dito sulle tavole di pietra e hai fatto innalzare il serpente di bronzo nel deserto. Concedici di onorare devotamente la santissima immagine della Madre del Figlio tuo, plasmata dalle tue mani e in questo luogo mirabilmente esaltata per mezzo dei tuoi santi angeli. Fa che guardando a lei siamo liberati dal mortale contagio dell’antico serpente e da ogni altro male.

Più volte il culto alla Madre di Dio, apparsa agli albori del VI secolo a Santa Galla e al Papa Giovanni I, fu celebrato e vissuto dalla Città, in tempi di singolari epidemie o avversità. L’orazione lo evidenzia, mettendo in relazione il male fisico e lesivo della persona umana, in rapporto al contagio “dell’antico serpente” all’origine di tutti i mali. L’orazione veniva recitata dal Papa o da un suo delegato durante il rito popolare dell’ostensione dell’icona. Quanti vi partecipavano avevano lo sguardo fisso in alto e il desiderio di intravvedere la “luce apparsa” nella casa di Santa Galla. Tutto questo fu rappresentato in modo suggestivo nell’architettura della gloria angelica dell’Altare Maggiore di Campitelli,  disegnata da Carlo Rainaldi ed eseguita dalle maestranze berniniane che lavorarono su commissione di papa Alessandro VII nella seconda metà del XVIII secolo. Il cielo squarciato e Maria che scende nella sua prodigiosa icona - “non fatta da mano d’uomo” (Acheropita) - per proteggere i suoi figli. Tutto questo è cifra del barocco, ma anche profonda rilettura della fede popolare di Roma, che affrontò coraggiosa il terribile contagio del 1656. Due “testimoni” dunque, accompagnano ancora oggi la secolare memoria di Santa Maria in Portico: uno scolpito su pietra, l’altro cantato dalla fede orante del popolo di Dio.

Pubblicato in 2024

Presentato in occasione del XV centenario dell'apparizione dell'icona di Santa Maria in Portico il libro "60 colori della grazia. Da santa Lucia a Giuseppe Puglisi" di Antonio Tarallo, con prefazione del direttore dell'Osservatore Romano dott. Andrea Monda, edito da Edizioni Ares.

Un prezioso volume di oltre 180 pagine, una raccolta di scritti agiografici di sessanta santi e beati scritti da Antonio Tarallo per l'Osservatore Romano, dalla martire siracusana, Lucia, del IV secolo, fino a giungere alla seconda metà del XX secolo con il martire della mafia don Giuseppe Puglisi.

L'evento si è svolto nella ex sacrestia del Santuario Parrocchiale di Santa Maria in Portico in Campitelli, la attuale sala Carlo Baldini. Il moderatore, p. Antonio Piccolo, O.M.D., ha sottolineato come la storia di tanti nostri fratelli ci mostra, partendo da Maria, il cammino da percorrere.

Il dialogo con l'autore ha ripercorso proprio questa strada, a volte impervia, che trova il suo porto sicuro nella Vergine madre, modello di ogni beatitudine.

Come popolo sei battezzati siamo chiami ad essere santi: pellegrini sulla terra, mendicanti del cielo.

Pubblicato in 2024

In occasione del XV centenario dell'apparizione di Santa Maria in Portico e del 450 anniversario della fondazione del nostro Ordine,  il Santo Padre Papa Francesco ha inviato un messaggio al Reverendissimo P. Antonio Piccolo, Rettore generale dell'Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio

 

pdf Messaggio del Santo Padre Papa Francesco

pdfMensaje del Santo Padre Papa Francisco

pdfMessage of the Holy Father Pope Francis

Pubblicato in 2024
Roma-per-Santa-Maria-in-PorticoLa solenne celebrazione di Santa Maria in Portico in Campitelli è stata presieduta a Roma dal Signor Cardinale Manuel Monteiro De Castro Penitenziere Maggiore. Il Cardinale ha venerato la piccola immagine di Santa Maria in Portico custodita sull’altare maggiore della Chiesa, salendo la tribuna e sostando in preghiera, poi con il Parroco P. Davide Carbonaro ha intonato l’Ave Maria, affidando alla Madre di Dio le intenzioni del Papa Benedetto per la Chiesa universale. Durante l’omelia il Cardinale ha ricordato come l’icona, tanto cara al Fondatore San Giovanni Leonardi e ai suoi Chierici:  “Raffigura la Vergine Maria con Gesù Bambino in braccio, nel corso dei secoli, è diventata davvero “un porto di rifugio” per il popolo dell’Urbe il quale, in diverse occasioni di pericolo e disagio, è accorso ai piedi di questo altare privilegiato invocando, con successo, l’intercessione di Maria, Romanae Portus Securitatis. Molti Papi hanno nutrito una filiale devozione alla Vergine del Portico come attestano i numerosi rescritti di concessione dell’indulgenza plenaria ai devoti di questa tenera e dolce Madre”. Così ha proseguito Sua Eminenza: “La devozione alla Madre di Dio non consiste in alcun modo “né in uno sterile e passeggero sentimentalismo, né in una certa quale vana credulità” di persone immature per età o per formazione carente. Al contrario, segnala il Concilio Vaticano II, procede “dalla fede vera, dalla quale siamo portati a  riconoscere la preminenza della Madre di Dio, e siamo spinti al filiale amore verso la Madre nostra e all’imitazione delle sue virtù” (Lumen gentium, 67). L’amore per la Madre di Dio ci spinge a imitarla e, pertanto, al compimento fedele dei nostri doveri, a diffondere la gioia intorno a noi. Ella ci muove a respingere il peccato, anche il più lieve, e ci incoraggia a lottare con impegno contro i nostri difetti, ci stimola a compiere la volontà di Dio in ogni momento”. Al termine del rito il Cardinale ha incontrato la comunità religiosa di Campitelli e la Comunità delle Suore Bonaerensi di San Giuseppe giunte in pellegrinaggio per la conclusione di uno speciale anno mariano della Congregazione. La festa mariana di Campitelli è stata preceduta nella vigilia dai Vespri solenni animati dalla Cappella Musicale diretta dal Maestro Vincenzo Di Betta; dalla fiaccolata e omaggio floreale presso il palazzo dell’Anagrafe di Roma luogo dell’apparizione dell’immagine avvenuta il 17 luglio 524 a Santa Galla e a San Giovanni I.

19 Luglio 2012

  pdf  Omelia di Cardinale Monteiro 17 luglio 2012
Pubblicato in 2012
Venerdì, 18 Maggio 2012 05:52

Maria Segno dell’amore di Dio

guadalupe-1Sabato 12 e domenica 13 maggio l’immagine della Madonna di Guadalupe venerata da oltre due secoli nella Basilica di San Nicola in Carcere a Roma è stata traslata per una breve sosta nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria in Portico in Campitelli. Alla presenza di S. Ecc.za Mons. Gianfranco Girotti reggente della Penitenzieria apostolica. In serata la Comunità di Campitelli ha celebrato le lodi di Maria con il canto dell’inno Akathistos. La solenne Eucaristia celebrata dal Rev.mo P. Generale domenica 13 maggio ha preceduto la processione di ritorno nella Basilica di San Nicola in Carcere dove , L’immagine della Madonna di Guadalupe, copia di quella originaria di Messico,  venerata da oltre due secoli, fu dipinta in Messico agli inizi del XVIII secolo. Venerata dai Padri della Compagnia di Gesù, durante le repressioni messicane per evitare che fosse bruciata da mano sacrilega i Gesuiti di nascosto la condussero a Roma e per un certo tempo fu venerata nella Chiesa di Santa Maria in Vinea probabilmente nel quartiere Trevi. Nel 1776 fu traslata nella Basilica di San Nicola in Carcere dove ancora oggi è molto venerata dai numerosi Messicani e Latino americani presenti nell’Urbe. Nell’ultimo decennio del 1800 Papa Leone XIII indisse un sinodo per il Messico e i Vescovi presenti a Roma per quella occasione si radunarono davanti all’icona mariana. I Vescovi promisero che avrebbero offerto alla Vergine una corona d’oro. L’incoronazione venne compiuta nei primi del novecento. Nel 1796 l’immagina di santa Maria di Guadalupe di San Nicola mosse gli occhi per diciassette giorni consecutivi dal 15 al 31 luglio.

17 luglio 2012

pdf  Omelia P. Generale Guadalupe 13-05-12  
Pubblicato in 2012
Napoli-Santa-Maria-in-Portico-Facciata-sec“…in un mondo lacerato da lotte e discordie rendi l’uomo disponibile alla riconciliazione”. Questo è il tema con il quale la comunità parrocchiale di Santa Maria in Portico a Napoli rifletterà attraverso alcuni appuntamenti settimanali nella Catechesi degli Adulti. I cinque nuclei tematici tratteranno della riconciliazione attivando “l’ascolto della Parola”; “l’ascolto della vita”; “l’ascolto del silenzio” e la “condivisione”. I partecipanti rifletteranno su “Riconciliazione è danzare alla vita”; “Riconciliazione è rispettare il creato”; “Riconciliazione è sedere alla stessa mensa”; Riconciliazione è essere creatura nuova in Cristo”; “Riconciliazione è Cristo, morto e risorto”. Il percorso, ha affermato il parroco P. Michele Lopopolo: “Vorrei che diventasse lo sfondo e il ritornello di tutto l’anno pastorale con l’intento di raccogliere le indicazioni offerte dal capitolo generale dell’Ordine della Madre di Dio, per i suoi religiosi e per le comunità parrocchiali loro affidate, sul tema della Riconciliazione con il creato e con gli altri”.

27 gennaio 2012
Pubblicato in 2012
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