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santo-FondatoreIn occasione del triduo di preparazione alla solennità del Santo Fondatore è stata esposta alla venerazione dei fedeli la reliquia di San Giovanni Leonardi nel nuovo e significativo reliquiario realizzato e donato alla parrocchia da Michele Todisco, valente artista del vetro e del mosaico in San Ferdinando di Puglia.

Domenica 6 ottobre tutte le celebrazioni eucaristiche hanno avuto inizio con la processione di ingresso del reliquiario dal fondo della chiesa fino al presbiterio in un posto opportunamente previsto per la venerazione pubblica e personale dove è rimasta esposta la reliquia fino alla solennità del 9 ottobre quando tutti i fedeli convenuti per commemorare il santo farmacista hanno potuto venerare da vicino la reliquia al termine della celebrazione eucaristica.

Il reliquiario fonde e compone in armonia alcuni tratti caratteristici del santo, che come olivo verdeggiante affonda radici nella terra dell’alleanza con Dio  in Cristo  fondata sull’obbedienza ai suoi comandi: di questo è simbolo il tronco del reliquiario, in legno di olivo con su incisa la parola obbedienza.

 Il vigore del giusto cresce lungo il cammino e porta frutti di vita eterna. È questo il segreto che rende stabile e inossidabile – proprio come il metallo di cui sono realizzate le fronde che coronano la teca vitrea - l’esistenza di San Giovanni Leonardi, tutta giocata e spesa per il Regno. È lo stesso segreto che dalle Costituzioni e Regole, al soffio dello Spirito, rifluisce alla famiglia religiosa da lui fondata e le consente di vivere e crescere e dare frutti nella Chiesa di oggi: frutti significati dalle tre drupe che imperlano le foglie di olivo a significare i tre voti di obbedienza, povertà e castità, che declinano la vita di santità pienamente offerta e spesa per il servizio delle anime: “L’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, che lo spirito Santo suscitò nella Chiesa per opera di S. Giovanni Leonardi, si propone come fine la santificazione dei propri figlie il generoso servizio delle anime, mediante la professione dei consigli evangelici e della vita comune, nella pronta disponibilità ai carismi dello Spirito” ( Cost. 1).

Il giusto piantato nella casa del Signore fiorisce negli atri del nostro Dio e le sue foglie medicamentose non appassiranno mai e il suo frutto nutriente non verrà mai meno perché è fecondo dalla copiosa grazia che sgorga dal santuario del Dio altissimo.

19 ottobre 2013
 
Pubblicato in 2013
CantoriaLunedì 11 novembre 2013, alle 20:45, presso la Basilica dei Santi XII Apostoli, Piazza Santi Apostoli, 51 in Roma,  nell'ambito della III edizione del Festival di Musica Rinascimentale e Barocca, La Cantoria, in collaborazione con il Centro studi OMD dell’Ordine dei Chierici regolari della Madre di Dio e l’Ordine dei Frati Minori Conventuali e Casa Kolbe, presenta: Musica Sacra nella Sicilia del Seicento. Nell'occasione sarà eseguita una partitura sacra inedita di  Fra Bonaventura Rubino OFMConv ( 1600- 1668): la Messa di morti a 5 Concertata dall’ Opera Quarta, edita in  Palermo, Giuseppe Bisignani 1653. Gli interpreti saranno Cappella Musicale Santa Maria in Campitelli, Ensemble La Cantoria e lo Studio di Musica Antica Antonio Il Verso di Palermo, direttore il M° Vincenzo Di Betta. L’opera Inedita è una prima esecuzione moderna del patrimonio culturale seicentesco siciliano. Bonaventura Rubino nasce a Montecchio, frazione di Darfo Boario Terme, in Lombardia, ricoprì la carica di Maestro di Cappella presso la Cattedrale di Palermo, soggiornando nel capoluogo siciliano, dcumentatemente, dal 1643 ql 1665, anno a partire dal quale non si rinvengono notizie di attività musicale, pur non potendo escludere che la permanenza in Sicilia si sia protratta ulteriormente. Fu figura di primo piano della vita musicale palermitana nei decenni centrali del XVII secolo, insieme con  Giovan Battista Fasolo e i palermitani Vincenzo Amato e Bonaventura Aliotti. Il catalogo di composizioni sacre di questi autori si incentrava intorno alla musica devota in onore della Santa patrona , Rosalia, eseguita durante gli imponenti festeggiamenti, di 'u fistinu, del 14 luglio, favoriti dalla qualità del clima, e ravvivati da una accesa devozione alla Santa. Di Bonaventura Rubino è un dialogo sacro, la cui musica non è arrivata a noi, composto nel 1652 in onore della patrona palermitana: La Rosalia guerriera. Il catalogo delle opere di Rubino consiste in Sette raccolte di musica sacra scritte tra il 1645 e il 1658, tutte composte e stampate a Palermo. Vi si annoverano  i Salmi che compongono il Vespro per lo Stellario della Beata Vergine, del 1644, recuperato e ricostruito partendo da diverse fonti manoscritte, custodite a Malta e a Bologna oltre che a Palermo e riproposto nel 1990.

17 ottobre 2013

pdf  MANIFESTO

Pubblicato in 2013
Giovedì, 17 Ottobre 2013 15:13

Lettera al Rabbino Capo di Roma

rabuni-IIn occasione dei settanta anni dalla razzia avvenuta nel ghetto ebraico il 16 ottobre 1943 il parroco di Santa Maria in Portico in Campitelli p. Davide Carbonaro, ha scritto una lettera al Rabbino Capo della Comunità ebraica di Roma Rav Riccardo di Segni. I tragici eventi furono vissuti in questo territorio nel quale la comunità ebraica e quella cristiana vivono da secoli. Durante il tragico inverno del 43 la comunità religiosa di Campitelli come numerosi altri conventi di Roma aprirono le porte agli ebrei che scappavano da improvvisi rastrellamenti. Diverse famiglie furono ospitate nella sagrestia della Chiesa di Campitelli oggi Sala Baldini, altri furono nascosti tra i chierici dello studentato OMD e persino nella cassa armonica dell’organo e nelle cantorie della Chiesa accolti, raccontano alcuni parrocchiani da P. Baldini poi Vescovo di Chiusi e Pienza. Il Rettore  Generale di allora P. Giuseppe Forcellati, rischiò di essere deportato insieme alla Comunità religiosa. In seguito, nel 1955 le Comunità ebraiche d’Italia lasciarono un riconoscimento a P. Forcellati. Agli inizi degli anni 90 la prima giornata del dialogo ebraico cristiano stabilita dalla Conferenza Episcopale italiana fu celebrata nella Sala Baldini da Rav Elio Toaff e Mons. Clemente Riva.  Il 16 ottobre non è una data da dimenticare, è una ferita aperta che interpella tutti. Nell’indirizzo di saluto a Rav Di Segni P. Carbonaro  ricorda come “E’ d’obbligo per tutti noi fermarci in questo giorno e nella memoria di tanto evento tragico, innalzare preghiere per le vittime e per quanti ancora oggi portano i segni indelebili della Shoah, infame atto contro la dignità umana. Nel corso di questi anni anche noi abbiamo ricevuto dagli anziani della Comunità un ricordo sostanziale di quanto accaduto e di quanta solidale e coraggiosa attenzione fu riservata per le famiglie di religione ebraica che vivevano in questo territorio.  Sono da ricordare P. Giuseppe Forcellati che ebbe un singolare riconoscimento dalle Comunità ebraiche italiane, P. Carlo Baldini, P. Lucio Migliaccio e Mons. Carlo Cingolani i cui ricordi ho potuto ascoltare dal vivo. Ora a noi il compito di consegnare alle nuove generazioni quanto accaduto e che eventi di un passato così pieno di dolore non si ripetano mai più”.

16 ottobre 2013
 
Pubblicato in 2013
avvenire-1Nella rubrica il Santo del giorno pubblicata su Avvenire di mercoledì 9 ottobre, a cura di Matteo Liut, San Giovanni leonardi viene indicato come “Medico di Dottrina per la Riforma”. In effetti, si legge nel breve articolo, il santo famacista fu particolarmente dedito  alla predicazione e alla catechesi realizzata con metodi innovativi”.

14 ottobre 2013

 
Pubblicato in 2013
Lunedì, 14 Ottobre 2013 16:21

India: Note on the blessing of rooms at Azhickal:

AzhlikalThe celebration of St. Leonardi's feast was very well organised in out coastal parish at Azhickal with Novenas and Special Mass. The devotion to our founder is gaining ground here among the people with the testimonies some miracles through the intercession of our founder. It was good to see around 500 people to line up to kiss the relic of the Saint after the liturgy. On the same day, our religious community had also the blessing of the first floor constructed newly with three rooms and a hall. The project was realized with major contribution from Fr. General and with collaboration of the people at Azhickal. Fr. Delegate blessed the house and thanked the people who helped to realize the project and wished the community to have good experience of common living in this house. Fr. Donathius, the rector of the house, had arranged the well the celebrations.

14 ottobre 2013
 
Pubblicato in 2013
P.-EsronOrdinato lo scorso 13 luglio in India P. Antony Esron ha celebrato l’eucaristia nella Chiesa di Campitelli domenica 13 ottobre. Durante l’omelia il P. Generale ha commentato il brano evangelico dei 10 lebbrosi utilizzando alcune suggestioni spirituali tratte da una traccia omiletica di San Giovanni Leonardi. Il Leonardi farmacista sa che “curare significa servire e onorare una persona”.  Nei suoi gesti quando passa beneficando tutti coloro che erano sotto il potere del diavolo egli: “ci fa del bene e ci rivela il tesoro della vita”. Infine , afferma il Leonardi, l’incontro con Gesù: “è una giornata di sole per concepire il bene”.

13 ottobre 2013
pdf  Omelia del P. Generale nella Prima Messa di P. Esron
 
Pubblicato in 2013
Sabato, 12 Ottobre 2013 07:40

Anticipo di fiducia

254Dieci lebbrosi fermi a distanza; solo occhi e voce; mani neppure più capaci di accarezzare un figlio: Gesù, abbi pietà . E appena li vede (subito, senza aspettare un secondo di più, perché prova dolore per il dolore del mondo) dice: Andate dai sacerdoti. È finita la distanza. Andate. Siete già guariti, anche se ancora non lo vedete. Il futuro entra in noi molto prima che accada, entra con il primo passo, come un seme, come una profezia, entra in chi si alza e cammina per un anticipo di fiducia concesso a Dio e al proprio domani. Solo per questo anticipo di fiducia dato a ogni uomo, perfino al nemico, la nostra terra avrà un futuro. Si mettono in cammino, e la speranza è più forte dell'evi­denza. Ma chi vuol stare con l'evidenza si rassegni ad essere solo il custode del passato. Si mettono in cammino e la strada è già guarigione. E mentre andavano furono guariti. Il cuore di questo racconto risiede però nell'ultima parola: la tua fede ti ha salvato. Il Vangelo è pieno di guariti, un lungo corteo gioioso che accompagna l'annuncio. Eppure quanti di questi guariti sono anche salvati? Nove dei lebbrosi guariti non tornano: si smarriscono nel turbine della loro felicità, dentro la salute, la famiglia, gli abbracci ritrovati. E Dio prova gioia per la loro gioia come all'inizio aveva provato dolore per il loro dolore. Non tornano anche perché ubbidiscono all'ordine di Gesù: andate dai sacerdoti. Ma Gesù voleva essere disubbidito, alle volte l'ubbidienza formale è un tradimento più profondo. «Talvolta bisogna andare contro la legge, per esserle fedeli in profondità» (Bonhoffer). Come fa Gesù con la legge del sabato. Uno solo torna, e passa da guarito a salvato. Ha intuito che il segreto non sta nella guarigione, ma nel Guaritore. È il Donatore che vuole raggiungere non i suoi doni, e poter sfiorare il suo oceano di pace e di fuoco, di vita che non viene meno. Nel lebbroso che torna importante non è l'atto di ringraziare, quasi che Dio fosse in cerca del nostro grazie, bisognoso di contraccambio; è salvo non perché paga il pedaggio della gratitudine, ma perché entra in comunione: con il proprio corpo, con i suoi, con il cielo, con Cristo: gli abbraccia i piedi e canta alla vita. I nove guariti trovano la salute; l'unico salvato trova la salute e un Dio che fa fiorire la vita in tutte le sue forme, che dona pelle di primavera ai lebbrosi, un Dio la cui gloria non sono i riti ma l'uomo vivente. Ritornare uomini, ritornare a Dio: sono queste le due tavole della legge ultima, i due movimenti essenziali d'ogni salvezza.
 
SciaccaLa solenne concelebrazione per la festività liturgica di San Giovanni Leonardi nella Chiesa di Campitelli è stata presieduta dall’Arcivescovo Giuseppe Sciacca, Segretario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Con il P. Generale numerosi sacerdoti hanno voluto onorare il Santo che servì con instancabile amore la Chiesa ed ebbe una predilezione speciale per i sacerdoti e per i quali istituì l’Ordine della Madre di Dio e ideò il seminario di Propaganda Fide. Ha presenziato alla liturgia l’Archimandrita Simeone Catsinas rappresentante presso la Chiesa di San Teodoro al Palatino a Roma del Patriarcato di Costantinopoli. Durante l’omelia l’Arcivescovo Sciacca ha ricordato che il Leonardi fiorì fra i santi della riforma tridentina e ne fu instancabile protagonista. In lui: “Fu bruciante l’imperativo dell’annuncio integrale della verità evangelica”, ponendo la sua attenzione all’annunzio della “Dottrina che è splendore della verità”. Il santo lucchese: “Volle proclamare con la vita ciò che annunziava con amore”. In lui possiamo riconoscere una spiritualità “mariana e cristocentrica” cosichè, la sua preoccupazione non fu un “riformismo esteriore, ma un invita alla conversione interiore”  nel quale manifestò “amore generoso filiale e creativo per la Chiesa, per il Papa, per i sacerdoti”.

10 Ottobre2013
Pubblicato in 2013
Costituzioni“Rivedute da un Papa Clemente” e “Quelle vi bastano”.  Sono parole del Leonardi quando idealmente consegnò le Costituzioni a tutti i suoi figli di ieri e di oggi. “Non una fredda legge moralistica, ma un incontro personale con Cristo”,  ha affermato il P. Generale P. Francesco Petrillo durante la celebrazione delle Lodi davanti alle reliquie del Fondatore venerate nella Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli. Il nuovo testo approvato 25 anni fa con i riferimenti conciliari e le nuove direttive del Codice di Diritto Canonico, è stato rieditato con alcune correzioni approvate dai Capitoli Generali e ratificate dalla Congregazione dei Religiosi. Durante la celebrazione di chiusura dell’anno speciale in memoria delle Costituzioni che è servito a: “Rafforzare la fedeltà dei religiosi leonardini e come sprone per la vita futura”, il P. Generale ha simbolicamente consegnato a cinque religiosi: Italia, Cile, India, Nigeria e Indonesia, il nuovo testo perché giungesse nel giorno in cui la Chiesa celebra san Giovanni Leonardi, a tutti i religiosi dell’Ordine.

9 ottobre 2013
 
Pubblicato in 2013
Mercoledì, 09 Ottobre 2013 12:15

La preghiera di San Giovanni Leonardi in indonesiano

IndonesiaCelebrazioni di san Giovanni Leonardi in Indonesia così prega la Chiesa indonesiana il Santo fonadatore: “Allah Baba , sumber segala kebaikan, karena usaha Santo Yohanes  Leonadri, imam-mu, kabar gebira diwartakan kepada banyak orang, Semoga berkat doa dan permohonannya iman yang benar tetap berkembang di mana-mana. Demi yesus kristus Tuhan dan pengantaraan kami”
 
9 ottobre 2013
 
Pubblicato in 2013
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